Premio Letterario Internazionale Ceppo Pistoia

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2 Premio Letterario Internazionale Ceppo Pistoia

3 61 Premio Letterario Internazionale Ceppo Pistoia 2017 Direttore artistico Paolo Fabrizio Iacuzzi Con la collaborazione di: Consiglio Regionale della Toscana Festa della Toscana 2016 Comune di Pistoia Pistoia Toscana Capitale Italiana della Cultura 2017 Con il sostegno di: Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia Banca del Chianti Con il contributo di: Semicerchio. Rivista di poesia comparata Associazione Isole nel Sapere A cura di Paolo Fabrizio Iacuzzi Traduzione di Maria Cristina Lombardi Impaginazione e cura editoriale di Nilo Benedetti 2017 Settegiorni Editore via Borgo Melano 27, Pistoia info@settegiornieditore.it 2017 Accademia Internazionale del Ceppo via San Marco 215, interno 4, Pistoia Jesper Svenbro per i testi originali in lingua svedese ISBN:

4 Jesper Svenbro Il nome della figlia di Saffo Poesie 2016 Trittico lirico Saffo, Rimbaud, Valentino Z. Piero Bigongiari Lecture Thinking Poetry 2017 Testo svedese a fronte A cura di Paolo Fabrizio Iacuzzi Introduzione e traduzione di Maria Cristina Lombardi Settegiorni E D I T O R E

5 Foto: Rebecca Marshall, Nizza, Francia

6 Jesper Svenbro 61 Premio Ceppo Internazionale Piero Bigongiari Motivazione di Paolo Fabrizio Iacuzzi Presidente della Giuria Letteraria Jesper Svenbro vince il 61 Premio Ceppo Internazionale Piero Bigongiari 2017 per aver reinventato il poema narrativo nel rapporto tra pensiero e saggio. La poesia diventa il campo d azione per la messa in scena, come in un teatro, di piste interpretative, glosse linguistiche, connessioni antropologiche. L interrogazione delle vite del padre e della madre, suoi e della moglie, dei figli suoi o degli altri e nella fattispecie di Saffo che Svenbro pone al centro nelle raccolte del nuovo millennio, porta la poesia a decostruire le genealogie famigliari in quelle della più estesa famiglia umana. Con grande articolazione di pensiero, la poesia di Svenbro è capace di frugare la vita sua e quella degli altri per farne un testo sempre dialogante e interrogante, fatto di istantanee, di fotogrammi di cui occorre ricostruire la sequenza. Come se tra l epica greca, arborea dell Odissea di Omero e l epica svedese, iperborea dell Edda di Snorri, tra la poesia greca di Saffo e quella latina di Rimbaud, tra la poesia spagnola di Guillén e quella francese di Ponge, Svenbro si muovesse come in un paradigma indiziario. Di Ponge, Svenbro ha curato, nel 1977, la prima organica ed estesa traduzione svedese, un impresa analoga a quella svolta da Bigongiari nell antologia di Ponge Vita del testo (Mondadori, 1971); e al poeta delle Mura di Pistoia, il poeta svedese rende un caloroso omaggio all inizio della sua Piero Bigongiari Lecture. L occasione del Premio Ceppo ha dato infatti modo a Svenbro, da oltre 10 anni accademico di Svezia, di scrivere per l Accademia Internazionale del Ceppo il Trittico lirico: Saffo, Rimbaud, Valentino Z. Il poeta riconduce «le due stelle fisse più luminose nel firmamento lirico della mia adolescenza» all amicizia con Valentino Zeichen, conosciuto negli anni Settanta durante un soggiorno romano, al cui «sarcasmo graffiante» vuol rendere omaggio. La poesia di Svenbro deve infatti molto proprio alla lezione di quella poesia italiana che, in quegli anni, veniva raccolta in due storiche antologie: Il pubblico della poesia (1975) e La parola innamorata (1978). 5

7 È un grande onore e privilegio per il Premio Ceppo il fatto che Svenbro ci abbia fatto dono, in anteprima sulla pubblicazione nell originale svedese, di 19 poesie in assoluto inedite, tratte dal suo nuovo libro, Il nome della figlia di Saffo, che in Svezia uscirà soltanto in autunno, tradotte da Maria Cristina Lombardi a distanza di 10 anni da quell Apollo blu (Interlinea) che, grazie al Premio Lerici Pea, nel 2007 aveva fatto conoscere il poeta in Italia. Le abbiamo pubblicate con Settegiorni Editore, nella nuova collana lanciata dal Premio Ceppo in occasione dell iniziativa culturale e educativa Pistoia Capitale della Poesia. Tenendo fede all idea che il Premio Ceppo debba essere l occasione ogni anno per una discesa agli inferi del laboratorio dei poeti, Svenbro riflette nella Piero Bigongiari Lecture, con grande lucidità, sulla rinnovata adozione della «forma lirica narrativa, che ho sviluppato in una serie di raccolte poetiche degli ultimi decenni (a cui appartiene anche Krigsroman, Romanzo di guerra, uscito in italiano nel 2013). Il mio progetto consisteva nel praticare una sorta di antropologia culturale sperimentale, con l intenzione di approfondire la nostra conoscenza del mondo di Saffo». Tale «antropologia culturale sperimentale» porta la poesia verso la prosa, la piega verso derive saggistiche ed ermeneutiche di autocomprensione e di autocitazione, mettendo in crisi il testo poetico nel suo volersi fare più «vita». Le sue fulminanti associazioni, conscie o inconscie, con i testi di altri poeti in dialogo con lui e anche di grandi artisti come Ai Weiwei nella splendida poesia Instagram con maschera di Dioniso diventano così un viaggio alla ricerca della propria identità nel divenire altro da sé all interno di un opera comune, che interroga nel profondo le radici e le ragioni stesse dell identità poetica europea. Come accade nell esemplare poema narrativo Romanzo di guerra, dove la poesia si snoda tra la favola eroica del suocero paracadutista nella seconda guerra mondiale che si innamora della moglie e il dramma fatto di coraggio e prudenza col quale il soldato Llavador sabota le linee nemiche nell ultima, decisiva offensiva olandese della guerra. è come se il poeta, raccontando spesso a un tu una storia che sa solo in parte, dovesse portare a compimento non tanto la vita di un altro, ma la sua stessa vita attraverso l esemplarità dell altro, perché Svenbro, nel suo parallelo viaggio documentario tra bouquinistes e vecchi combattenti, confessa: «Mi voglio documentare, è naturale, / per rendere possibile il Racconto, / ma il movente nascosto credo sia il desiderio / di analizzare il coraggio 6

8 puramente fisico / che in una stagione della vita ho dubitato di possedere io / in una situazione analoga. / Non lo saprò mai / e proprio questo è il mio problema», come ancora ben traduce Maria Cristina Lombardi in una versione inedita. E questo è il nodo che la poesia si trova ogni volta a dover sciogliere. Se la poesia si fa romanzo, questo avviene perché ritorna in un alveo di amore e di morte, il quadrante che, con i loro opposti, muove il romanzo di questo Apollo blu, titolo del suo primo libro tradotto da Maria Cristina Lombardi in Italia: identità collettiva, antropologica del poeta stesso, è così debitrice tanto dei blu di Klein in Francia come degli azzurri di Giotto in Italia. Come scriveva Michel Pastoureau a proposito del blu in un suo epocale saggio, per i greci e i romani era il colore dei barbari, e dunque aveva connotazioni negative. E ancora nel Medioevo, il blu era indistinto dal nero. Soltanto a partire dall XI fino al XIV secolo, il blu si fa romanzo di una antropologia che fonda la nuova poesia europea, di cui Svenbro è non solo uno degli eredi più alti ma soprattutto il suo più intenso e vivace testimone. Il suo blu, il blu Svenbro, il poeta potrebbe pure brevettarlo, è tanto saturo di luce da rendere gli oggetti opachi, ricoperti come da un velluto dove, come nell occasione di una visita in Toscana, proprio a Firenze (nella poesia Teoria della prospettiva), «mi parve delinearsi inaudita una figura», quell «enorme TU» che mette in dia-logo l iconostasi stessa del Logos. Il viaggio inaudito di Svenbro è un cammino dell esperienza a 360 gradi, tale da portare la conoscenza nelle pieghe dell esistenza e della «coscienza» (termine ancora dalla sua Bigongiari Lecture), sua e altrui. Un apollo blu, un apollo-dioniso, un giano bifronte greco-lappone. 7

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10 Introduzione La poesia di Jesper Svenbro: il mito e la vita di Maria Cristina Lombardi Jesper Svenbro, una delle maggiori voci poetiche dell Europa contemporanea, dal 2006 è membro dell Accademia di Svezia. Nato a Landskrona, nel sud della penisola scandinava, nel 1944 si è dedicato agli studi classici, fornendo importanti contributi alla ricerca sulla metrica e sulla poesia greca. La sua opera poetica ha attraversato fasi diverse ed è caratterizzata da radicali riorientamenti estetici e svolte intellettuali: dagli esordi con la raccolta Det är idag det sker ( È oggi che accade, 1966), catalogabile come un evoluzione di alcuni aspetti della poesia svedese degli anni Cinquanta, alla fase poststrutturalista condivisa con il connazionale Göran Printz-Påhlson (sulla quale Francis Ponge ha esercitato una notevole influenza). A questa è seguito un lungo e significativo silenzio, coinciso con il consolidamento della sua posizione di studioso di letteratura e miti greci, concretizzatasi nella tesi di dottorato La parole et le marbre, discussa a Lund nel 1976, e tradotta in italiano nel 1984 con il titolo La parola e il marmo: alle origini della poetica greca. Trasferitosi prima a Roma e poi a Parigi, dove per decenni ha lavorato presso il Centre Louis Gernet, ha pubblicato numerose opere scientifiche sull arte e sulla lettura nel mondo classico. Con la raccolta Samisk Apollon ( Apollo lappone, 1993, in traduzione italiana nel libro Apollo blu, a cura di M. Cristina Lombardi, edizioni Interlinea, Novara, 2007), si realizza un interessante esperimento in cui profondità di pensiero e sensibilità poetica, unite alla cultura classica, hanno ispirato una reinterpretazione della mitologia greca collocata nell estremo nord scandinavo. Il poeta presenta un paesaggio, il cuore della Lapponia, dove ancora la natura, nella sua solenne bellezza, trionfa sull uomo. In quei luoghi incontaminati i maestosi dèi ed eroi della Grecia Apollo, Afrodite, Achille, Orfeo, la poetessa Saffo potrebbero ancora abitare: sembra essere la profonda convinzione di Svenbro. La raffinata rielaborazione dei due universi mitologici, greco e nordico, e la fusione di elementi classici con il mondo lappone, così misterioso e remoto nella sua primitiva sem- 9

11 plicità, danno luogo, in Samisk Apollon, a un operazione poetica felice e al tempo stesso complessa che si traduce in un linguaggio dalla sintassi fluida e scorrevole, in cui la potenza delle immagini e dell invenzione poetica di Svenbro è veicolata da costruzioni sintattiche generalmente semplici e lineari. I testi si configurano particolarmente interessanti poiché vi compaiono aspetti poco conosciuti e tipici del nord della Scandinavia, relativi alla cultura dei Sami altro nome dei Lapponi, popolazione appartenente al ceppo Ugro-finnico noti fin dal medioevo per le loro pratiche magiche: la maggior parte delle streghe e dei maghi, cui si rivolgono i protagonisti delle antiche saghe norrene, sono dei Sami. In questa, come nelle successive raccolte, Blått ( Azzurro ) del 1994, Vid budet att Santo Bambino di Aracoeli slutligen stulits av maffian ( All annuncio che il Santo Bambino dell Aracoeli sarebbe stato alla fine rubato dalla mafia ) del 1996, Installation med miniatyrflagga ( Installazione con bandiera in miniatura ) del 1999, e soprattutto in Pastorn min far ( Il pastore, mio padre ) del 2001, il tono si fa meno reticente e più direttamente autobiografico. Vi si descrivono località legate alla famiglia dell autore, situate nella Svezia meridionale, ricordi d infanzia, episodi e immagini che per lo più evocano la figura del padre, pastore protestante, annegato nel 1952 in un incidente di canoa, quando il poeta aveva solo otto anni. Ora il figlio, esperto filologo e critico delle fonti, si confronta con appunti, annotazioni e commenti ai testi sacri del padre, cercando di ricostruirne il pensiero, le opinioni e le reazioni di fronte ai drammatici eventi della seconda guerra mondiale. Ed è da questo frugare che nasce la sua raccolta, uscita in Svezia nel settembre 2008, dall eloquente titolo Vingårdsmannen och hans söner ( Il vignaiolo e i suoi figli ), che rimanda alla nota favola di Esopo. I vangeli apocrifi nella traduzione svedese di Anders Hultgård e in particolare il Vangelo di san Tommaso (traduzione svedese di Bo Frid e commento di Jesper Svartvik) ne hanno ispirato la stesura. Sempre all interno della metafora evocata dal titolo, anche il Vangelo di san Tommaso giaceva sepolto nel deserto dell Egitto superiore, presso Nag Hammadi, dove fu riportato alla luce più di sessanta anni fa, insieme ad altri dodici manoscritti copti di contenuto gnostico. Svenbro esprime la sua concezione dell atto del leggere attraverso la similitudine più volte ribadita in questi testi: si scava nella terra per cercarvi i frutti, come, attraverso la lettura, 10

12 si scava nelle parole per riportarne alla luce il senso. La lettura è un fenomeno attivo, una sfida e una conquista, un rapporto contraddittorio e conflittuale. Particolarmente numerosi sono nella poesia di Svenbro i riferimenti sia ad autori internazionali classici e moderni, che a personaggi e opere della storia e della letteratura svedese contemporanea talvolta si tratta di veri e propri tributi, attraverso citazioni magistralmente nascoste. Mi pare qui interessante ricordare, oltre ai grandi poeti che Svenbro menziona apertamente, come Gunnar Ekelöf, morto nel 1968, e Tomas Tranströmer (Premio Nobel 2011, scomparso nel 2015), altri due importanti autori svedesi che aleggiano sul suo lavoro: il famoso naturalista settecentesco Carl von Linné (Linneo) ( ), autore di splendidi resoconti di viaggi, tra i quali Lappländska resa ( Viaggio in Lapponia ), dalla prosa limpida e vivace, e Olof Rudbeck ( ), erudito svedese del XVII secolo, autore del poderoso trattato Atlantica in cui si identificava la Svezia con la mitica Atlantide più volte citato e comunque presente nella stesura dei testi di Svenbro. Ho ritenuto opportuna la nota sulla citazione dal Viaggio in Lapponia, per puntualizzare la natura filologica dell interesse di Svenbro per Linneo, che va al di là di un semplice e generico apprezzamento. Proprio nel capitolo Fjällen, dedicato alle alpi scandinave, il naturalista descrive, inframmezzando i brani in svedese con frasi e dotti termini in latino, la flora e la fauna lapponi, esprimendo la sua meraviglia dinanzi a quello stupendo paesaggio, uno stupore che presenta delle analogie con quello espresso da Jesper Svenbro. Diversi aspetti, come quelli legati alla religione protestante, presenti in raccolte come Pastorn min far, Il pastore, mio padre, dedicata alla figura del padre (pastore luterano), possono sfuggire o risultare estranei ai lettori di un paese cattolico, per il diverso rapporto che si ha con le Sacre Scritture in Svezia rispetto all Italia. Soprattutto nella raccolta Il vignaiolo e i suoi figli, Svenbro accetta lo stretto legame della cultura nordica con la Bibbia e i Vangeli, ma valorizzandone gli aspetti più legati al mondo greco e alla tradizione ellenistica, come si evince dai frequenti riferimenti al Vangelo di Giovanni e alla tradizione gnostica di quello di Tommaso. Il pensiero greco, nella sua complessità e nei suoi sviluppi storico-filosofici, sembra dunque dominare l universo poetico di Svenbro, guidandone anche il cammino culturale ed etico. 11

13 È il ritrovamento di nuovi frammenti di Saffo, 1 la poetessa greca che lo ha accompagnato nella sua vita di studioso e poeta, a segnare una svolta nella sua poesia, ispirandogli un importante lavoro critico Sapfo har lamnat oss ( Saffo ci ha lasciato, Ellerströms, Lund, 2015), e una raccolta poetica Namnet på Sapfos dotter, Il nome della figlia di Saffo, inedita (se ne prevede l uscita in Svezia nel prossimo autunno), che qui presentiamo dunque per la prima volta, un assoluta novità che Jesper Svenbro regala al Premio Letterario Internazionale Ceppo Pistoia per Pistoia Toscana Capitale Italiana della Cultura 2017 in occasione della Festa della Toscana. Alla luce della menzionata opera scientifica Saffo ci ha lasciato, si può ragionevolmente affermare che i nuovi frammenti, in circolazione dall inizio del 2014, abbiano costituito un momento decisivo nella comprensione di Svenbro della lirica saffiana. Nel senso che un frammento come il 15: «Anche tu, o Cipride, mostrati durissima con Doricha: / che lei non si vanti nella sua epopea (ennépoisa) / di come lui [Carasso] / sia ritornato ottenendo / il suo desiderato amplesso!», 2 solitamente poco 1. Dei nove volumi attribuiti a Saffo nessuno ci è giunto; ci sono pervenuti solo frammenti, ad eccezione dei numeri 1 e 31 che possono considerarsi testi completi. Nel 2014 tuttavia fu rinvenuto e consegnato a Dirk Obbink, filologo dell Università di Oxford, un antico papiro contenente due poesie di Saffo precedentemente sconosciute. «Provengono chiaramente dal primo libro di Saffo», spiegò Obbink, papirologo di fama mondiale, a cui il proprietario, rimasto anonimo, avrebbe consegnato il papiro. Le due poesie condividono il metro, la cosiddetta strofa saffica, forse inventata da Saffo, che ancora oggi porta il suo nome. La poetessa, nata sull isola di Lesbo tra il 630 e il 612 a.c., scriveva in dialetto eolico, molto diverso dall attico che diventò poi lo standard. La scrittura sul papiro ha permesso a Obbink di datare il codice al tardo II o III secolo d.c., quasi un millennio dopo. Lo studioso ha affermato che le poesie del primo libro di Saffo sembrano riguardare la famiglia, la biografia e il culto, oltre all amore: uno dei testi α λλ ἀ ι θρυ λησθα Χα ραξον ἐ λθην ( ma tu non fai che ripetere che Carasso è giunto ) descrive due uomini Carasso e Larico ritenuti i nomi dei fratelli di Saffo ed esprime la preoccupazione per la sicurezza di Carasso durante la sua ultima navigazione. L altro frammento πω ς κε δη τις ου θαμε ως ἀ σαιτο ( Come potrebbe non continuare a disperarsi ) è una sorta di ode ad Afrodite, la divinità greca dell amore. 2. Mia traduzione dal testo svedese di Svenbro. Testo greco: [Κύ]πρι, κα[ὶ σ]ὲ πι[κροτάτ]αν ἐπευρ[οι] [μὴ] δὲ καυχάσαιτο τόδ ἐννέ[ποισα] [Δ]ωρίχα, τὸ δεύ[τ]ερον ὠς πόθε[ννον] [εἰς] ἔρον ἦλθε; traduzione svedese di Svenbro: Också dig må Doriskan känna bittert/av, o Kypris, må hennes skrytdikt tystna/ om hur han vänt åter och får sitt efter-/längtade samlag!, in Jesper Svenbro, Sapfo har lämnat oss, Ellerström, Lund, 2015, p

14 considerato, ha iniziato «a irradiare significato dall oscurità in cui era avvolto». 3 Doricha, l etera egizia che il fratello di Saffo, Carasso, aveva riscattato dalla condizione di schiavitù, portato a Lesbo e poi sposato come si ricava dal Suda, il dizionario enciclopedico della Grecia antica acquista ora, nel primo verso del nuovo frammento e nel frammento 15, dove le si conferisce competenza poetica, un inaspettata consistenza. Per Svenbro dunque questo decisivo progresso negli studi su Saffo diviene il punto di partenza per sviluppare, come scrive nella Piero Bigongiari Lecture appositamente scritta per il Premio Internazionale Ceppo, una sorta di «antropologia culturale sperimentale» (nel senso conferito alla parola da Marcel Detienne), 4 al fine di approfondire la familiarità del lettore moderno con il mondo di Saffo: questa è la convinzione che Svenbro esprime sempre nella Piero Bigongiari Lecture citando, a questo proposito, un pensiero di T.S. Eliot tratto da The social function of poetry (1943): «Naturalmente è sempre possibile che la poesia possa avere nel futuro un compito diverso da quello che ha avuto nel passato». E proprio in questa prospettiva nasce la sua nuova opera di cui in questa edizione italiana presentiamo diciannove poesie e in cui ricerca e poesia si fondono, interagendo proficuamente, ma dove l impulso poetico prevale su quello filologico, indagando con lo straordinario metodo immaginifico che gli è proprio. Come spiega sempre nella lectio magistralis, l ispirazione per la forma compito poetico, che nella raccolta appare puntualmente a seguito di serie tematiche di testi, giunge a Svenbro dall edizione Pléiade delle opere di Arthur Rimbaud, dove è pubblicato un compito d esame svolto dall autore francese il 6 novembre 1868, quando era studente al Collège de Charleville. Viene riportato il testo e lo svolgimento del compito. Si chiedeva all allievo di sviluppare un tema da un ode oraziana. Rimbaud scrisse un testo in latino, dal titolo Ver erat, composto da 59 versi, segnando, a parere di Svenbro, una tappa decisiva nella storia del Modernismo, dato che anticipa in molti punti la famosa Lettre du Voyant del maggio 1871: in particolare, l espressione spectacula contemplabar («da spettatore 3. Ibidem. 4. Marcel Detienne (1935-), storico delle religioni belga, esperto della religione greca antica. Insieme a Jean-Pierre Vernant e a Pierre Vidal-Naquet, ha cercato di applicare un approccio antropologico allo studio della Grecia classica e arcaica, influenzato dallo strutturalismo. 13

15 fui testimone del mio paesaggio interiore») precorre il «sono testimone di come i miei pensieri sboccino» della Lettre du Voyant; 5 ed è, secondo Svenbro, confrontabile con «Io sono testimone del mio amore» di Saffo. 6 Quest opera è dunque una sorta di poema le cui parti dialogano tra loro: temi e motivi compaiono, scompaiono e si riaffacciano nei vari testi. I personaggi esprimono i loro punti di vista, sostengono idee, manifestano sentimenti e pensieri. Una poesia narrativa, ragionata, filosofica e lirica, complessa per riferimenti intertestuali con poeti, filosofi e studiosi del presente e del passato. Saffo, Carasso, Scamandrio, Kléis, Doricha, Pittaco rivivono, parlano e gettano fugaci coni di luce sulle loro oscure esistenze. I frammenti che li hanno tramandati si illuminano, il mistero che li ha avvolti per secoli si schiude e lascia intravedere spiragli di immagini che danno un senso alle tracce lasciate nei papiri. Una parola, un nome racchiudono un universo: da essi il racconto si dipana, sulla vita di padri e di figli, madri, sorelle e amanti, per poi riavvolgersi in unità concentratissime. Sono nomi parlanti, gli elementi fondamentali di queste poesie di Svenbro, come si evince anche dal titolo: sono essi la chiave di lettura per comprendere Saffo e il suo mondo, il mito greco e il significato profondo di questa poesia. 5. Arthur Rimbaud, Oeuvres/Opere, a cura di Ivos Margoni, Feltrinelli, 5 ed. 1978, prima ed. 1961, Milano. La lettera cosiddetta del Veggente fu inviata dal poeta all amico Paul Demeny il 15 maggio del 1871 e viene da molta critica considerata un manifesto dei movimenti dell avanguardia letteraria e della poesia moderna. L autore vi espone infatti le sue teorie rivoluzionarie sulla funzione sociale del poeta che, secondo Rimbaud, contribuirebbe al progresso spirituale dell umanità. 6. Come Jesper Svenbro sostiene nel lavoro scientifico del 2015, Sapfo har lämnat oss (cit., p. 179), il riferimento è qui al frammento 26 Lobel-Page. Il sopra menzionato secondo frammento di Saffo, entrato in circolazione nel gennaio del 2014, detto il Kypris Poem dall editore Dirk Obbink, mette in ombra il frammento 26 Lobel-Page, essendo il nuovo molto più completo e soprattutto preciso nel dare un contesto alla dimensione concettuale qui espressa da Saffo: «con me stessa come testimone, lo so». 14

16 Jesper Svenbro Il nome della figlia di Saffo Namnet på Sapfos dotter 19 poesie inedite (2016) Traduzione di Maria Cristina Lombardi

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18 α λλ ἀ ι θρυ λησθα Χα ραξον ἐ λθην να ι συ μ πλε αι τα με ν, οἰ ọμạι, Ζευ ς οἰ δε συ μπαντε ς τε θε οι σε δ ου χρη ταυ τα νο εισθαι, α λλα και πε μπην ἐ με και κε λ [η] εςθαι πο λλα λι σσεσθαι βασίληαν Ἠ ραν ε ξι κεσθαι τυι δε σα αν ἀ γοντα να α Χα ραξον, κἀ μμ ε πευ ρην α ρτε μ εας τα δ ἀ λλα πα ντα δαιμο νεσσιν ε πιτρο πωμεν ευ δι αι γα ρ ε κ μεγα λαν α η ταν αἰ ψα πε λονται τω ν κε βο λληται βασι λευς Ο λυ μπω δαι μον ε κ πο νωνε πα ρ{η}ωγον ἠ δη περτρο πην, κη νοι μα καρες πε λονται και πολυ ολβοι. κἀ μμες, αἰ κε τα ν κεφα λαν α ε ρρη λα ριχος και δη ποτ ἀ νηρ γε νηται, και μα λ ε κ πο λλ[η]`αύ βαρυθυ μια ν κεν αἰ ψα λυ θειμεν. 17

19 Fräck är din refräng om Charaxos framkomst med sin skuta välfylld. Det där vet bara Zeus och gudarna! Spekulerande har inget intresse. Men du kunde vänt dig till mig och bett mig rikta mina böner till Drottning Hera: må Charaxos segla sin skuta välbehållen tillbaka hit och finna oss i familjen friska resten får vi anförtro mindre gudar: stora stormar kan ju med ens ge plats åt stiltje och solsken. Dem åt vilka Zeus den Olympiske sänder en gudomlig hjälpare ur strapatser vederfares just lika plötsligt sällsam lycka och framgång. Om nu bara Larichos växer till sig för att bli den bragdman vi länge saknat, skall vi genast lätt kunna släppa från oss tungsinnets barlast! Januari 2014, fem opublicerade stanzas av Sapfo 18

20 Vana quella tua tiritera sull arrivo di Carasso con la barca ricolma. Lo sanno solo Zeus e gli dèi! Speculare non serve a nulla. Ma potevi rivolgerti a me chiedendomi di pregare Hera regina: perché Carasso possa tornare qui con la sua barca intatta ritrovando la famiglia in salute il resto si può affidare a dèi minori: grandi tempeste d un tratto possono far posto a calma e sole. A chi dà Zeus Olimpio riceve un divino protettore dagli affanni improvvisi toccano prodigiosi felicità e successo. Se solo ora Larico maturasse e divenisse l Uomo che da tempo ci manca potremmo subito liberarci dal peso della tristezza. 1 Gennaio 2014, cinque strofe inedite di Saffo 1. Secondo Svenbro, Saffo sembra contrapporre a Carasso, esportatore di vino, il fratello minore Larico secondo la tradizione il preferito dalla poetessa che svolgeva il compito di coppiere (prytaneîon) nelle occasioni pubbliche ufficiali. Si configurano due relazioni diverse con il pregiato prodotto di Lesbo: Carasso di tipo economico-commerciale, Larico politico-rituale. In quest ultimo sembrano riporsi le speranze della sorella (Sapfo har lämnat oss, Ellerströms, Riga, 2015, p. 157). 19

21 Första prologen till Charaxos-dikten Innan Charaxos-dikten börjar, gifter sig en rik arvtagarinna på ön Lesbos med en ädling norrifrån uppkallad efter floden Skamander, Skamandrōnymos. Han kommer från landet kring gamla Troja och heter självfallet inte Skamandronymos utan helt enkelt Skamandros, Skamander eller Skamandrios liksom sonen till Hektor i Iliaden. Det är ett namn som går i arv i den trojanska kungafamiljen. Kungar är de naturligtvis inte numera, så här flera sekler efter Trojanska kriget. Snarare traktens adel, eugeneîs, vilket kanske kan översättas med högättade. Bredvid sin hustru, med namnet Kléis, ter han sig mörk i skinnet och liten till växten. Själv har han ingen jord att ärva uppe vid Troja. Och är därför entusiastisk inför perspektivet att bli ansvarig för sin nyblivna hustrus lantegendomar, i huvudsak bestående av vinodlingar på den norra delen av ön, kring Dionysos-kultens Methymna. På kort tid gör han egendomen häpnadsväckande lönsam. Vinträden växer förstås på terrasser, men traditionellt används här inga stöttor, de får växa längs marken. En stor skara vingårdsarbetare, slavar, hör till hans hushåll, men Skamander har med lokala krukmakare initierat en nödvändig och betydande tillverkning av amforor, oundgängliga för exporten av vin. För vad han hela tiden har tänkt på har varit export, norrut till Troja, österöver mot Lydien och Sardes, och slutligen söderöver till Naukratis, beläget vid Nildeltats västligaste flodarm. Han inser snart att Egypten är hans väsentliga destination, inte bara därför att egyptierna sätter hans vin högst bland viner utan därför att han på det viset undviker 20

22 Primo prologo al Poema-Carasso Prima che il Poema-Carasso inizi, una ricca ereditiera dell isola di Lesbo sposa un nobile del nord, di nome Scamandrio, come il fiume Scamandro. Viene dalla terra intorno all antica Troia e non si chiama Scamandronymos, ma semplicemente Scamandro o Scamandrio come il figlio di Ettore nell Iliade. È un nome tramandato nella famiglia reale troiana. Certo, ormai non ci sono più re molti secoli dopo la guerra di Troia, piuttosto una nobiltà locale, eugeneîs, che si potrebbe tradurre i ben nati. Paragonato a sua moglie, di nome Kléis, lui era scuro di pelle e piccolo di statura. Per quanto lo concerne, lui non ha terre da ereditare a Troia. Ed è entusiasta alla prospettiva di sovrintendere alle tenute della sua nuova sposa, per lo più vigneti nella zona nord dell isola intorno a Methymna, dedicata a Dioniso. In tempi rapidissimi rende le proprietà redditizie. Le viti crescono spontanee sulle terrazze, ma per tradizione non si usano paletti, qui crescono a terra. La famiglia possiede una moltitudine di lavoratori e schiavi, ma Scamandrio, in società coi vasai locali, ha avviato un importante, necessaria produzione di anfore, indispensabile all esportazione del vino. Perché ha progettato esportazioni a nord verso Troia, a est in Lidia e a Sardis e infine a sud, a Naukratis, che sorge sul ramo più occidentale del Delta. Presto comprende che l Egitto è la sua meta, non solo perché gli Egizi apprezzano il suo vino più di tutti gli altri ma anche per evitare 21

23 orimliga transportsträckor landvägen. Här fraktar han från en hamn till en annan. Sjöman var han ju redan! Han och hans hustru får fyra barn tillsammans, av vilka hans älsklingsdotter tydligt brås på sin far, Samma småväxthet, samma mörka hudfärg. Hon bär ett mycket ogrekiskt namn, Psapfo, som så småningom ska strömlinjeformas till Sapfo. Äldste sonen brås däremot på sin mor och har ett äktgrekiskt namn, Charaxos, bildat av verbet χαρα σσειν, som kan betyda plöja mark, plöja hav, som om faderns klyvande av jordkokor och av Medelhavsvågor kondenserats i ett enda namn. Adjektivet charaxípontos existerar verkligen! Han har redan följt med sin far till Naukratis och själv plöjt vågorna. De yngre bröderna Erigyios och Larichos har namn av vilka det första minner om faderns atletiska kroppsbyggnad, det andra om de måsar som följde skutan långt ut på havet. Larus minutus, dvärgmås, finns dessutom i Nildeltat, vars fågelrikedom inte ens Lesbos kan överträffa. Lar-ichos bildat som Fryn-ichos, tragediförfattarens namn eller öknamn. Här hakar prologen upp sig, eftersom Skamandronymos plötsligt dör. Traditionen meddelar ingen dödsorsak. Bara att Sapfo är 6 år gammal när detta händer. 22

24 un eccessivo trasporto via terra. Così il suo carico va da un porto all altro. Marinaio lo era dall inizio! Lui e sua moglie avranno quattro figli, di cui la figlia preferita somiglia in tutto al padre. Stessa piccola statura, stessa carnagione scura. Porta un nome decisamente non greco, Psappho, che alla fine sarà snellito in Saffo. Il suo primogenito invece somiglia alla madre e ha un nome molto greco, Carasso, dal verbo charássein, che può significare arare la terra o arare il mare, come se fendere le zolle paterne o le onde del Mediterraneo fossero condensati in un nome. L aggettivo charaxípontos esiste davvero! Ha davvero accompagnato suo padre a Naukratis fendendo le onde. I fratelli minori Erigio e Larico hanno nomi che ricordano: il primo il fisico atletico del padre, l altro i gabbiani che seguono la nave al largo sul mare. Il Larus minutus gabbiano nano, si trova anche sul delta del Nilo, la cui ricchezza di uccelli non è superata nemmeno da Lesbo. Lar-ichos, formato come Phryn-ichos, nome o soprannome del pioniere [dei tragici. Qui il prologo si interrompe bruscamente perché Scamandrio muore all improvviso. La tradizione non tramanda le cause della morte. Sappiamo solo che Saffo ha sei anni quando ciò accade. 23

25 Andra prologen till Charaxos-dikten Så som Charaxos själv ser saken, är tiden långt ifrån mogen för dikten som ska bära hans namn. Och när han använder ordet mogen tänker han inte bara på druvornas mognadsprocess under sommaren, då ingenting är givet på förhand, utan i synnerhet på sin egen under de decennier som följde Skamanders död. Båda hans föräldrar hade vänt politiken ryggen för att ägna sig åt vinproduktion i växande skala, Kléis därför att hennes röst ändå inte kunde göra sig hörd i Mésson, fast hon var både talför och klok. Skamander därför att han aldrig kände sig hemma bland öns infödda ädlingar. Detta blev också Charaxos hållning. Rådet och Tinget var oligarkins institutioner. Till skillnad från sina generationskamrater som på unga vildhjärnors vis ägnade sig åt intriger, provokationer och skärmytslingar där den egna familjens status hela tiden var insatsen, ägnade sig Charaxos sakligt åt vinodling, vinframställning och export av produkten, redan betydande under faderns tid då Naukratis blivit det naturliga målet för de årligen återkommande exportfärderna den tungt lastade skutan med svällande råsegel! eftersom returfrakten i form av egyptiskt vete, linnetyg och allt större kvantiteter papyrus inbringade lydiska guldmynt, statärer, i häpnadsväckande omfattning när den såldes i Mésson, platsen för Rådet 24

26 Secondo prologo al Poema-Carasso Come Carasso vede la cosa, il tempo è lungi dall essere maturo per il poema che porterà il suo nome. E quando usa la parola maturo non pensa solo al processo estivo di maturazione dell uva quando niente è dato in anticipo, ma al suo tempo nei decenni che seguirono la morte di Scamandrio. I genitori avevano chiuso con la politica per dedicarsi alla viticoltura su larga scala: Kléis perché la sua voce non riusciva a farsi udire a Mésson, benché fosse saggia ed eloquente. Scamandrio perché non si sentì mai a casa tra i nobili dell isola. Questa fu anche la posizione di Carasso. Parlamento e Consiglio erano istituti oligarchici. Diversamente dai suoi coetanei, giovani testecalde che si davano a intrighi, provocazioni e schermaglie dove era sempre lo status della famiglia che contava, Carasso si dedicò dall inizio alla viticoltura, alla produzione del vino e alla sua esportazione, già importante al tempo di suo padre, quando Naukratis era divenuta la meta naturale dei viaggi organizzati ogni anno la barca col pesante carico e le grezze vele gonfie! poiché torna carica di grano egizio, tessuti di lino e sempre maggior quantità di papiro, che fruttavano monete d oro lidie, statere, in stupefacente abbondanza quando si vendevano a Mésson, la sede del Consiglio 25

27 och för öns gemensamma Samlingsplats, Torg, liksom för Tregudahelgedomen. Så hade det fortsatt. Och eftersom han i princip var familjeöverhuvud och framför allt familjeförsörjare, provocerades han inte av generationskamraternas skryt. Parasiter och bråkstakar! Vad hjälpte det de unga Penthiliderna att de tillhörde en familj som räknade sina anor tillbaka till Agamemnon, segraren i Trojanska kriget, och att han själv genom Skamander var ättling till dem som förlorat? Reaktionärernas tid var ju slut. Han hade lärt sig att navigera efter sin egen stjärna, skickligt och självständigt. Så hakar Prologen upp sig en andra gång eftersom tillförlitliga uppgifter härefter saknas men den står fast vid sin övertygelse att Sapfos poesi förblir en hieroglyf så länge vi inte tar hennes äldste brors insats på allvar. 26

28 e tradizionale luogo di riunioni sull isola, Piazza, e del tempio della Triade divina. E così si era andati avanti. E siccome era lui il capo della famiglia, e soprattutto il suo sostegno, non era tentato dalle grida dei suoi coetanei. Parassiti e rissosi attaccabrighe! Che importava che i giovani Penthilidi discendessero da Agamennone, il vincitore della guerra di Troia, e che lui stesso, attraverso Scamandrio, fosse della stirpe dei vinti. Il tempo della reazione era finito. Aveva imparato a navigare seguendo la sua stella, con perizia e indipendenza. Qui s interrompe il prologo un altra volta perché da qui in poi mancano dati affidabili, ma vi è espressa saldamente la convinzione che la poesia di Saffo resti un geroglifico finché non si prenda sul serio l attività del fratello. 27

29 Charaxos-dikten Där står han ju vid rodret, vår vingårdsman vars skuta rymmer hundratals amforor med Lesbos världsberömda vin, av fjolårets ovanligt goda tappning, själv har han sörjt för ilastning och kontroll i vinets egen hamnstad Methymna, längst i norr där släktens ägor ligger. Krusen, hanterliga, nyss förslutna. Han intar platsen som Skamandrōnymos, hans far trojanen, lämnade tom en dag, sen han med energi och klokhet raskt fått sin lagvigdas mark räntabel av kunglig släkt, med namn som sitt hemlands flod, levde han i exil när han gift sig här; så dog han alltså, vinexporten (detta föraktade krämargöra!) föll nu på äldste sonen Charaxos lott. Familjens levnadsstandard snart säkerställd tack vare hans importinkomster, hur trivial deras grund än tycktes: egyptiskt vete, natron och linnetyg, papyrusark och råbomull, färgpigment som till sin säljares förtjusning inbragte guldmynt av lydisk prägling. Returfrakten gör mannen! löd ordspråket. Där står han nu vid rodret, vår handelsman. Han har vänt politiken ryggen, inbördeskrig, rofferi, vendetta. 28

30 Poema-Carasso Sta in piedi là al timone il nostro vignaiolo, la barca colma di centinaia d anfore di vino di Lesbo rinomato nel mondo, dell eccellente ultima annata, lo hanno sottoposto a dazi e controlli nella città, patria del vino, di Methymna, lontano a nord, nei possedimenti di famiglia. I vasi, maneggevoli, da poco sigillati. Qui si stabilì come Skamandrōnymos, suo padre il troiano, ma poi un giorno lasciò il luogo, quando con energia e astuzia entrò in possesso della redditizia terra della sposa. Di stirpe regale col nome del fiume patrio, visse in esilio sposandosi là; e dunque si estinse il commercio del vino (questa attività disprezzata!) risegnò la sorte del primogenito Carasso. Il tenore di vita familiare presto al sicuro, grazie alle entrate delle importazioni, come ancora ne appariva triviale la fonte: frumento egizio, salnitro e lino, foglie di papiro e cotone grezzo, pigmenti colorati che per il piacere del venditore fruttavano auree monete di cesello lidio. È il carico di ritorno che fa l uomo! dice il proverbio. Sta in piedi là al timone, il nostro mercante. Ha voltato le spalle alla politica, alla guerra civile, alla rapina, alla vendetta. 29

31 Ej så bland adelns unga nostalgiker, som trodde sig förstå hur man styr en ö. En gynnsam ström har fört hans skuta långt ner mot söder till Rhodos breddgrad, där havet öppnar sig i så måttlös vidd att han vid blotta tanken får andas djupt, djupt också havet under honom, bara Arkturus där uppe tröstar. Den starka stjärnan är som en trofast vän, brassar och skot är fästade, seglet fyllt av brisen från nordost, som strömmen utan att avta i styrka stödjer. Nyss fördes han av vinden längs öar han är väl förtrogen med sedan barndomen, hans havsvärld: måsar akteröver, skutan tung, stadig i vattenlinjen. Besättningen har lagt sig till ro igen, de föll i sömn till ljudet av havsvågen som tycktes utgöra ett s-ljud utmed en rödmönjad fartygssida. I strid med praxis medför han denna gång en väldig summa pengar som avsatts för att friköpa slavinnan som han älskar med oefterrättlig trohet. Nu står han där vid rodret, vår adelsman, och tänker utan avbrott på Doriskan, den skönaste av alla sköna, natthimlens Björnvaktare är synlig 30

32 Non così è per i giovani nostalgici di nobiltà che credevano di sapere come si governa un isola. Una corrente propizia ha spinto la sua barca lontano a sud alla latitudine di Rodi, dove il mare si apre in ampiezza così smisurata che al solo pensarci si trae un profondo respiro, profondo come il mare sotto di lui, solo la stella Arturo è lassù a rincuorarlo. Quel forte astro è un amico fedele, braccio e scotta son fissati, la vela gonfia della brezza di nord-est alimenta la corrente senza indebolirsi. Il vento l ha appena portato per isole a lui familiari fin dall infanzia, il suo mondo marino: gabbiani a poppa, barca carica e salda a fior d acqua. L equipaggio è di nuovo a riposo, sprofondato nel sonno al suono dell onda che pareva sussurrare una esse lungo il fianco della nave rosso minio. Contro la prassi porta con sé stavolta un ingente somma di danaro stanziata per riscattare una schiava che egli ama con fedeltà intransigente. Sta in piedi là al timone, il nobile Carasso pensando di continuo a Doricha, la più bella fra le belle, l Orsa, a guardia del cielo notturno, si intravede 31

33 ett litet stycke vänster om mastens topp. Så upptäcker han Brudkronan, som med sju fantastiskt vackra stjärnor tindrar löftesrikt, som om den prydde Henne. Här ute är hans Medelhav lika djupt som Greklands högsta bergformation är hög, är tanken han med fasa tänker innan han riktar sin bön till Kypris att efter lycklig ankomst till Naukratis förlisa mellan Dorichas vita lår. En ljuvlig vind ska föra honom vägen längs kusten med palmer, dyner... 32

34 in alto a sinistra dell albero maestro. Così scopre la Corona Borealis che con sette meravigliose stelle brilla promettente, come se adornasse Lei. Qua, al largo, il suo Mediterraneo è profondo come le vette più alte della Grecia, è il pensiero che lo atterrisce prima di volgere la sua prece a Cipride perché, dopo il fausto approdo a Naukratis, lo faccia naufragare tra le bianche cosce di Doricha. Una mite brezza lo condurrà lungo la costa sulla via delle palme, delle dune 33

35 Bröllopsresa med sightseeing Den som till äventyrs fick se ett par ryttare i khakifärgade kolonialhjälmar i skuggan av pyramiderna en viss dag på 1950-talet häpnade väl över deras likhet med Elizabeth Taylor och Richard Burton som här, märkvärdigt avspända och befriade från historiens tvång, från hästryggen beundrar Sfinxen och pyramiderna vid Ghizeh. Elizabeth Taylor sitter till häst som en karl, trots att den film med rekordlåg budget i vilken de medverkar är förlagd till tiden just före Första världskriget. Vilken ryttarinna hon är! Och de är unga fastän döda. Jag är själv förtrollad av miss Taylors sätt att sitta i sadeln, av hennes midja nedanför den vita skjortblusen. Hennes tindrande ögon känner jag självklart igen. Det sades att de två skådespelarna här i egyptisk mening inkarnerade Rhodôpis och Charaxos, befriade också de från historiens tvång, från sina roller i det vi kallar historia. Det rör sig alltså om inspelningen av en film i den egyptiska öknen, på hästryggen är de på väg ner mot Oxyrhynchos, där de ska träffa Dr. Grenfell och Mr. Hunt som just hittat papyrer från Sapfos första Bok, och de ska helt enkelt utanför tältet föra ett initierat samtal med de båda papyrologerna från Oxford, filmade rakt framifrån. Det är tänkt att Rhodôpis ska informera dem om sakläget. Så står det i varje fall i scenariot, som lämnar fantastiska marginaler för skådespelarnas improvisationsförmåga. Men just nu ser de ut som ett nygift par, på bröllopsresa i Egypten, under något som liknar en sightseeing. Och de är unga fastän döda. Elizabeth Taylor i vit skjortblus, ridbyxor, kolonialhjälm. 34

36 Viaggio di nozze con sightseeing Chi per caso vide una coppia a cavallo in caschi color kaki, all ombra delle piramidi, un certo giorno del 1950 si stupì certo della somiglianza con Elizabeth Taylor e Richard Burton che qui, stranamente rilassati e sciolti dalla storia, a cavallo ammiravano la Sfinge e le piramidi di Giza. Elizabeth Taylor sta in sella come un uomo benché il film con budget al minimo in cui lavorano, sia ambientato poco prima della Grande Guerra. Che amazzone! E sono giovani, anche se morti. Il modo di stare in sella di Miss Taylor m incanta, quel suo vitino sotto la camicetta bianca. Gli occhi scintillanti li riconosco, certo. Si diceva che i due attori incarnassero Rodope 1 e Carasso, anch essi sciolti dalla storia dai loro ruoli in quella che chiamiamo storia. Si muovono dunque sul set di un film nel deserto egizio, viaggiando a cavallo verso Oxyrhynchos, dove incontreranno il Dr. Grenfell e Mr. Hunt che hanno appena scoperto i papiri del primo libro di Saffo, con cui intavoleranno una conversazione specialistica fuori dalla tenda con i due papirologi di Oxford, filmati in primo piano. L idea è che Rodope li informi sulla situazione. Questo è almeno quel che mostra lo scenario, lasciando fantastici margini all improvvisazione degli attori. Ma ora sembrano solo una coppia di neosposi, in luna di miele in Egitto, durante una specie di sightseeing. E sono giovani, anche se morti. Elizabeth Taylor in blusa bianca, calzoni da cavallerizza, casco. 1. Rodope guancia rosea : nome d arte di Doricha. 35

37 Emanciperad... Vilken ryttarinna hon är! Richard Burton i rollen som Charaxus, också han i kolonialhjälm och mycket brittisk. Han har klart för sig vad han ska berätta för papyrologerna som ständigt, ensidigt, tar parti för hans reaktionära syster. Men under några timmar i marginalen av Historien har de unga nygifta just nu bara ögon för varandra. 36

38 Emancipata... Che amazzone! Richard Burton nel ruolo di Carasso, anche lui in casco coloniale e molto inglese. Sa benissimo cosa dire ai due papirologi che di continuo, ostinati, sono dalla parte della sua reazionaria sorella. Ma per poche ore ai margini della Storia i giovani neosposi hanno occhi solo l uno per l altra. 37

39 Examensuppgift nr 1 Kurs Det grekiska äktenskapets antropologi. Examensuppgift. Föreställ dig en rituellt sett tillfredsställande lösning på följande problem: Den lesbiske vinhandlaren Charaxos, Sapfos bror, har i Naukratis förälskat sig i kurtisanen Rhodôpis / Doricha, som han friköpt och tagit med sig hem till Lesbos. Han har redan från början haft för avsikt att ta henne till hustru och vill nu på Lesbos, där han är medborgare i god ställning, familjeöverhuvud, skrida till verket. Du har fyra timmar på dig för uppgiften. Inga hjälpmedel tillåtna. Ditt svar kan gärna ges poetisk form och t.ex. avfattas på hexameter eller eoliska daktyler. Notera att Charaxos är äldste sonen och familjeförsörjare; att hans far är död sedan flera decennier; att hans mor, den om Penelope påminnande Kleis, fortfarande är i livet och har full kontroll över familjens textilförråd. Examinandens egen sexuella orientering kan vid utformandet av svaret gärna få komma till uttryck i valet mellan Épainos och Mômos, den arkaiska diktens två grundkategorier. 38

40 Compito di esame n. 1 Corso. L antropologia del matrimonio greco. Compito di esame. Immagina una soluzione soddisfacente dal punto di vista rituale del seguente problema: il viticultore Carasso, fratello di Saffo, si è innamorato a Naukratis della cortigiana Rhodope / Doricha, che ha comprato e portato con sé a Lesbo. Fin dall inizio aveva l intenzione di sposarla e ora, a Lesbo, dov è un cittadino benestante e capo famiglia, vuole realizzarla. Il candidato ha quattro ore per terminare il compito. Non sono ammessi dizionari. La risposta può essere data in forma poetica e per es. redatta in esametri o in dattili eolici. Si noti che Carasso è il primogenito e il sostegno della famiglia; che suo padre è morto da decenni; che la madre, Kléis, che ricorda Penelope, è ancora in vita e ha pieno controllo sui magazzini tessili di famiglia. L orientamento familiare dell esaminando/a può auspicabilmente esprimersi nella formulazione della risposta nelle scelte tra Épainos e Mômos, le due categorie base della poesia arcaica. 39

41 Dialogen på bröllopsfesten Inte så att de skulle ha sökt varandras sällskap i myllret på bröllopsfesten men när de väl befann sig ansikte mot ansikte visste de exakt vad de ville säga varandra. Sapfo ville fråga Pittakos varför han så generöst ställt upp för Charaxos och låtit sitt hem bli bröllopsfirandets startpunkt, förutan vilken ingen procession, ingen pómpa, hade kunnat förverkligas. Och fick svaret att Pittakos fattat omedelbar sympati för Charaxos, trots att Penthiliderna, bland vilka han själv hade hamnat genom sitt gifte, befann sig i nedärvd konflikt med Sapfos och Charaxos familj. När han av en folkmajoritet valts till diktator eller rättare sagt: till öns aisymnḗtēs hade han tagit principiell ställning mot alla klanstrider och tyckte sig just i Charaxos ha funnit en bundsförvant; Charaxos hade i gengäld uttryckt sin uppskattning för Pittakos oförvägna insats uppe vid trojanska Sigeion, eftersom hans familj, Sapfos egen, hade särskild förankring i regionen. Skamandrios hade haft personliga minnen av Akilles-kulten vid Troja och skulle inte ha tolererat athenarnas strävanden. Vad hade de där att skaffa? Pittakos var så framme vid sin egen fråga till Sapfo. Han var mycket direkt. 40

42 Dialogo al banchetto di nozze Non che si fossero cercati nella folla del banchetto nuziale ma, trovandosi faccia a faccia, sapevano esattamente che cosa volevano dirsi. Saffo voleva chiedere a Pittaco perché aveva tanto generosamente appoggiato Carasso, permettendo che la propria casa fosse il punto di partenza delle celebrazioni nuziali, senza la quale nessuna processione, nessuna pompé, avrebbe potuto aver luogo. Ed ebbe come risposta che Pittaco aveva sentito una spontanea simpatia per Carasso, sebbene i Penthilidi, ai quali egli stesso adesso era legato per via del suo matrimonio, fossero da generazioni in conflitto con la famiglia di Saffo e di Carasso. Quando il popolo lo elesse a dittatore o meglio: ad aisymnḗtēs dell isola, per principio si era opposto a tutte le faide e credeva di aver trovato un alleato proprio in Carasso; Carasso ne aveva in cambio apprezzato l apporto audace nella troiana Sigeion, perché la famiglia sua, e di Saffo, aveva addentellati nella regione. Scamandrio aveva custodito memorie personali del culto di Achille a Troia e non avrebbe tollerato le mire degli Ateniesi. Che avevano da reclamare là? Pittaco pose ora la sua domanda a Saffo. Fu molto diretto. 41

43 Han frågade varför hon i sin poesi så eftertryckligt manade brodern att hata fienden och reservera kärleken åt sina egna. Så här kan vi inte fortsätta leva. Hans tänkespråk hade redan börjat bana sig väg: Det är bättre att förlåta än att hämnas. Vendettan är ju en teoretiskt oändlig kedja av repressalieaktioner, men nu menade Pittakos sig få stöd av en ung filosof från Miletos, som nyligen hävdat att naturen, kosmos, det ogästvänliga världsalltet, lyder vendettans princip men att det mänskliga samhället, Ragnar Thoursies Sundbyberg, är byggt som ett värn mot vendettans ordning. Det mänskliga samhället är inte en del av naturhistorien. Vi har trätt ut ur den. Det är vår pakt. 42

44 Chiese perché nella sua poesia esortasse tanto il fratello a odiare il nemico riservando amore solo per la propria stirpe: Non possiamo continuare a vivere così. Il suo detto aveva già iniziato a diffondersi: Meglio perdonare che vendicarsi. La vendetta è una catena teoricamente infinita di rappresaglie, ma ora Pittaco vantava il sostegno di un giovane filosofo di Mileto che di recente aveva affermato che la natura, il cosmo, le immensità disabitate obbediscono al principio di vendetta, ma che la società umana, la Sundbyberg di Ragnar Thoursie 1 è costruita quale fortezza contro il regime di vendetta. La società umana non è parte della storia naturale. Ne siamo usciti fuori. Questo è il nostro Patto. 1. Ragnar Thoursie ( ), poeta, critico letterario e uomo politico svedese. Il suo celebre poema Sundbyberg-Prologen, Prologo di Sundbyberg, scritto per il giubileo della cittadina svedese di Sundbyberg nel 1951, veniva spesso citato dal premier Olof Palme nei suoi discorsi. 43

45 Alkaios, som osedd åhört dialogen mellan Sapfo och Pittakos, går ut under stjärnorna och improviserar följande strofer Så förtäljs det, Priamos: ledd av Hermes for du i den tätnande nattens mörker över slagfältet framför Troja in i fiendens läger. Fyrhjulsvagnen, fylld med klenoder, drogs av ett par mulor åt vars precisa hovar din gedigna lösen för Hektors lik nu anförtrotts. Plötsligt står du inför hjälten som dödat Hektor: självklart är ni fiender! I hans hjärta väcks då oförmodat en sällsam ömhet inför din sorgset självuppgivna vädjan att få tillbaka Hektors döda kropp, när han ser dig, minns han vekt sin egen åldrige far där hemma. Bort genom mörkret rullar vagnen så med din son på båren. När ni överfarit Skamander ser du solen återvända. Förjagad varje önskan att hämnas. 44

46 Alceo, che non visto ha udito il dialogo tra Saffo e Pittaco, esce sotto le stelle e improvvisa le seguenti strofe Questo si racconta, Priamo: che, guidato da Hermes, uscisti nella tenebra fitta della notte sul campo di battaglia dinanzi a Troia tra le tende nemiche. Il carro a quattro ruote, carico di tesori, tirato da una coppia di muli ai cui zoccoli sicuri l ingente riscatto per le spoglie di Ettore è affidato. D un tratto sei davanti all eroe uccisore di Ettore: ovvio che siete nemici! Nel suo cuore si desta allora imprevista una rara pietà dinanzi alla tua dolorosa rassegnata richiesta di avere indietro le spoglie di Ettore quando ti vede, gli sovviene vago il ricordo del vecchio padre in patria. Via per la tenebra così va col feretro del figlio il carro. Passato lo Scamandro vedi il sole risorgere. Fugato è ogni desiderio di vendetta. 45

47 Palmolive Grön tvål för poesin Vad kan ha lockat Sapfo att använda ett ord som natron i en poetisk text? Charaxos lista på de varor han i returfrakten förde med sig från Naukratis har givetvis omnämnt det. Tillsammans med olivolja blev det nu en mycket samtida produkt som vi kallar flytande tvål på svenska. Dess doft så nära doften av Palmolive! En demokratisk tvål som får tvåla in en naken kvinnas kropp i sommar innan hon aristokratiskt duschas. Känn närvaron av nyduschad kvinna i den dikt jag skriver gripen av det fragment med vilket Sapfo fräckt har inlett tvåldiktens genre i Västerlandet. Och minns: ett-hundra-åttio-nio är fragmentets nummer; νι τρον är allt där står. Två stavelser och inte mera. Löddrande friskt i vår föreställning. Till Per Svensson 46

48 Palmolive Sapone verde per la poesia Cosa può avere indotto Saffo all uso di una parola come salnitro in un testo poetico? Nella lista delle merci che Carasso portò con sé nel viaggio di ritorno da Naukratis davvero è menzionato. Insieme all olio d oliva è divenuto un prodotto molto attuale che in svedese chiamiamo sapone liquido. Il suo profumo così simile al Palmolive! Un sapone democratico che può insaponare il corpo nudo di una donna d estate prima di un aristocratica doccia. Senti la presenza di donna fresca di doccia nella poesia che scrivo, rapito dal frammento col quale Saffo ha introdotto il genere poesia-sapone in Occidente. E ricorda: cento-ottantanove è il numero del frammento; nítron è tutto quel che c è. Due sillabe e niente più. Schiumosa e fresca ce la immaginiamo. A Per Svensson 47

49 Klargörande (på begäran) Du skriver lesbiernas precedens. Nu måste jag avkräva dig en förklaring! Hur länge ska denna omtöcknade Pythia få fortsätta manifestera sig i vad du kallar nattlig diktamen? Ett klargörande är av nöden! OK. Min gamle lärare Jean-Pierre Vernant har berättat hur hans Origines från 1962 ursprungligen var tänkta 11som ett inlägg i en politisk debatt förd inom det franska kommunistpartiet: Om det är politik vi ägnar oss åt, då redovisar jag i den här boken själva grunden för vad jag menar att politik måste innebära: debatt utan inskränkningar! Var så goda att motbevisa mig! Från Origines har jag själv i nästan ett halvsekel haft med mig två nyckelpassager som står hos Herodotos. Nyckelpassage nr 1: I.170 med Thales bouleutḗrion, placerat i mitten av Jonien, som politiskt centrum för en federation joniska städer: epokgörande, trots att projektet (från cirka 550) aldrig realiserades. Nyckelpassage nr 2: III.142 när tyrannen Polykrates dör 522, efterträds han av Maiandrios, som nedlägger makten (arkhḗ) i mitten och proklamerar samiernas jämlikhet mot att få helig tomtmark i ersättning; storartat ögonblick, trots att projektet aldrig realiserades. Dessa två nyckelpassager pekar fram mot Kleisthenes och den demokratiska revolutionen i Athen (510). 48

50 Spiegazione (a richiesta) Tu scrivi la precedenza dei Lesbiani. Ma io devo chiederti una spiegazione! Fino a quando questa confusa Pizia potrà continuare a manifestarsi in quel che tu chiami dettato notturno? È necessario un chiarimento! OK. Il mio vecchio maestro Jean-Pierre Vernant ha detto che le sue Origines del 1962 all inizio erano state pensate come un intervento a un dibattito politico del partito comunista francese: Se ci dedicheremo alla politica, presenterò in questo libro la base stessa di ciò che la politica comporta: dibattito senza limitazioni! Contradditemi, vi prego! Dalle Origines, in quasi mezzo secolo ho portato con me due passi chiave che si trovano in Erodoto. Passo n.1: I.170 con il bouleutḗrion di Talete, posto in mezzo alla Ionia, quale centro politico di una federazione di città ioniche: epocale! Anche se il progetto (del 550 circa) non fu mai realizzato. Passo chiave n. 2: III.142 quando il tiranno Policrate muore (522) gli succede Maiandrio che deposita il potere (arkhḗ), nel mezzo, e proclama la parità dei cittadini di Samo ricevendo in cambio terra sacra, momento grandioso, nonostante il progetto non sia stato mai realizzato. Questi due passi chiave anticipano Clistene e la rivoluzione democratica di Atene (510). 49

51 Inte förrän helt nyligen har jag insett att de har icke redovisade lesbiska förlagor. Den första förlagan går åtminstone tillbaka till 600-talet och är en topografisk realitet Mésson på Lesbos, redan politiskt centrum för öns tre städer (med gemensamt råd boulḗ, eol. bólla, till råga på allt); den andra förlagan kan vi datera till cirka 580 då Pittakos frivilligt nedlägger makten (arkhḗ), sedan han under tio års tid bringat öns författning i ordning och fått helig tomtmark i ersättning. Slutligen kommer förhållandet att den från Platon bekanta allegorin om Statsskeppet, så som den formuleras av Alkaios (fr. 208), har en explicit referens till Mésson som det allegoriska fartygets mitt : òn tò mésson, står det, med en term som för diktens åhörare omöjligen kan dissocieras från platsnamnet, även om den i dikten syftar på farkostens mitt. 50

52 Solo di recente ho capito che hanno modelli lesbiani non dichiarati. Il primo testo risale almeno al 600 a.c. ed è una realtà topografica: il Mésson a Lesbo sta già al centro politico delle tre città dell isola (con un consiglio comune boulḗ, che in eolico si chiama bólla); l altro testo si può datare al 580 circa, quando Pittaco rinuncia al potere (arkhḗ) volontariamente, dopo che in dieci anni ha redatto la costituzione dell isola ottenendo in cambio terra sacra. Infine viene il rapporto che dalla celebre allegoria della nave-stato di Platone, così come è formulata da Alceo (fr. 208), fa riferimento preciso al Mésson come centro della barca allegorica: òn tò mésson, dice, con un termine che per l uditorio del poeta era impossibile non associare al toponimo, anche se nella poesia si indica il centro della nave. 51

53 Råseglet Låt mig formulera saken så här: efter återkomsten från Troja får Odysseus en son som ges namnet Ptolipórthēs, liktydigt med det epitet som hjälten begåvas med i nionde Sången: stadsförgörarn, på grekiska ptolipórthios. Som ett råsegel kan det utvecklas till en berättelse, kort eller lång (Odysséen en svällande segelduk), och är självt berättelsens elementarform, dess minimala version, hårt hoprullad i väntan på gynnsam vind. Minimalistiskt påstår det här namnet något om fadern men ännu ingenting om sin bärare, vars stora utmaning det på lång sikt ska bli: det bästa bäraren av det kan göra är att visa sig värdig sitt namn, leva upp till det, så att sonen blir lik sin far. I det skriftlösa samhället är ett sådant namn stabilt som en inskrift. På samma sätt som Hermann Usener skrivit den grekiska religionens allra äldsta historia med gudanamnen som enda underlag, är det rimligt att med de mänskliga namnen som underlag skriva den mycket gamla historia för vilken dokument egentligen saknas. Arbetshypotesen finns alltså på plats. Vad väntar vi på? Charaxos är namnet på sonen. Vad påstår namnet om fadern? Charássei: Han klyver jordkokor och/eller havsvågor. Men därtill betyder chárax stötta för vinrankan, ett förhållande som kontrasterar mot lesbiernas sätt att låta vinträden krypa längs marken. Ska vi tänka oss att fadern introducerat det kontinentala sättet 52

54 Vela quadra Lasciami formulare la cosa in questo modo: dopo il ritorno da Troia Odisseo ha un figlio che viene chiamato Ptolipórthēs, sinonimo dell epiteto dell eroe nel nono canto: distruttore di città in greco polipórthios. Come una vela quadra si svolge in un racconto, breve o lungo, (l Odissea una vela rigonfia) ed è la forma elementare del racconto, la sua versione base, arrotolata stretta, in attesa di un vento favorevole. Minimalisticamente questo nome dice qualcosa del padre ma ancora nulla su chi lo porta, la cui grande sfida avrà tempi lunghi: ciò che di meglio può fare il suo portatore è mostrarsi degno di quel nome, vivere per realizzarlo e divenire simile al padre. Presso i popoli senza scrittura un nome tale è stabile al pari di un epigrafe. Come Hermann Usener ha scritto la storia più antica della religione greca con i teonimi per soli fondamenti, ragionevole è che gli antroponimi siano i fondamenti della storia molto antica sulla quale siamo del tutto privi di documenti. L ipotesi di lavoro è dunque pronta. Che aspettiamo? Carasso è il nome del figlio. Cosa dice sul padre? Charássei: Fende le zolle della terra e/o le onde del mare. Ma chárax significa anche sostegno della vite, elemento in contrasto col metodo dell isola di far strisciare le viti a terra. E se il padre avesse introdotto il modo continentale 53

55 att odla vin, som eventuellt kan ha revolutionerat hela öns vinodling? I alla händelser var han sin inhemska hustrus stötta i en äktenskaplig symbolik med vilken Ovidius och t.o.m. Shakespeare långt senare gjort oss förtrogna: hustrun är vinrankan, mannen den stöttande almen. De yngre sönerna heter Erigyios och Larichos. Eri- är ett förstärkande prefix som inte sällan återfinnes i grekiska egennamn. Homeriska gyîa betyder lemmar och ger åt namnet betydelsen grovlemmad. Det påstår med andra ord att fadern var kraftigt byggd. Larichos upprättar en förbindelse till láros, mås även om a:et är långt i namnet men med något undantag kort i fågelbeteckningen. Ändelsen -ichos är oss bekant från andra egennamn, Frynichos, Paddan, och på närmare håll: feminint Doricha. Namnet Larichos påstår att fadern i någon mening var åtföljd av måsar, vilket kan gälla seglare såväl som plöjare. Sammantagna frammanar de tre sönernas namn en kraftkarl som har sin utkomst i vinodling och vinexport över havet. Hör hans råsegel smattra i vinden! Om nu namnet är stabilt som en inskrift, betyder detta slutligen att den skriftligt belagda historien tar sin början i studiet av de äldsta bevarade egennamnen i Grekland. Sapfos far blir därmed vida mer än den där irrande skuggan med det trojanska furstenamnet Skamandrios. 54

56 di coltivare la vite, finendo per rivoluzionare tutta la viticoltura di Lesbo? In ogni attività fu il sostegno di sua moglie, nativa del luogo, in un simbolismo nuziale che Ovidio e Shakespeare molto dopo ci hanno reso familiare: la moglie è la vite, il marito è l olmo che la regge. I figli minori si chiamano Erigio e Larico. Eri- è prefisso rafforzativo presente talvolta nei nomi propri greci. L omerico gyìa significa membra e dà al nome il senso di atletico, dice in altre parole che il padre era robusto. Larico è connesso con láros, gabbiano anche se la a è lunga, ma breve (con eccezioni) nell altro termine. La desinenza -ichos ci è nota in altri nomi propri, Frynichos, Rospo e, ancor più vicino: il femminile Doricha. Il nome Larico dice che il padre era accompagnato dai gabbiani, che indicherebbe sia marinaio che agricoltore. Messi insieme i nomi dei tre figli evocano un uomo forte che vive di viticoltura e di esportazioni vinicole per mare. La sua vela quadra crepita nel vento! Ora, se il nome è stabile come un epigrafe, significa che la storia tramandata per scritto inizia con lo studio dei più antichi antroponimi attestati in Grecia. Il padre di Saffo diviene così molto di più dell ombra vaga dall aristocratico nome troiano di Scamandrio. 55

57 Efter att ha åhört lärodikten Råseglet improviserar Dorichaföljande lyriska genmäle Inte var det så jag förstod Charaxos namn när han med seglet i trasor lyckligt löpt i hamn och hes av all ordergivning sa vad han hette. Vårdagjämning, Naukratis. Himlen molnfri. Havets döttrar hade han bett om räddning när han stod vid rodret och stormen tilltog. Själv är du svaret på min bön! försökte han oförmedlat, blygt, få mig att tro. Och jag trodde honom. Redan var det som om han övertygat mig om sin kärlek. Så begrep jag plötsligt vad namnet stod för. Chára: det betydde ju faktiskt glädje. Glad att ännu vara vid liv? Nej hellre: Han-är-min-glädje, som jag snart nog insett. Han såg ju på mig utan att ett ögonblick se slavinnan. Olik alla andra! Att sedan vakna nästan i himlen just som solen långsamt gick upp i öster medan tiotusentals fåglars vingslag fyllde rymden ovanför Nilen... Rosenfärgade gryning, vems var andetagen hans? Eller mina? Då nu allt stod klart för hans avfärd, gav han mig sitt löftes hisnande gåva: innan året var över 56

58 Dopo aver ascoltato il poema didattico Vela quadra Doricha improvvisa la seguente replica Non è così che intesi il nome di Carasso quando con la vela in pezzi felicemente entrò nel porto e, rauco per gli ordini gridati, disse come si chiamava. Equinozio di primavera, Naukratis. Cielo senza nuvole. Aveva invocato le figlie del mare perché lo salvassero quando era al timone e la tempesta infuriava. Tu sei la risposta alla mia preghiera! Cercò spontaneo, timidamente, di farmi credere. Ed io gli credetti. Era come se mi avesse già convinto del suo amore. Allora capii all improvviso che cosa voleva dire il nome. Chára: in realtà significava gioia. Gioia per essere ancora vivo? No, piuttosto Lui-è-la-mia-gioia, come io subito compresi. Mi guardò senza vedere neanche un attimo la schiava. Diverso dagli altri! Per poi svegliarsi quasi in cielo proprio quando il sole lento sorse a est mentre il battito d ali di diecimila uccelli riempiva lo spazio sopra il Nilo Alba sfumata di rosa, di chi era il respiro? Suo? O mio? Quando tutto fu pronto per la partenza, mi fece il dono sconvolgente della sua promessa: prima che quell anno finisse 57

59 hade han för avsikt att vända åter för att slutligt köpa mig fri och ta mig med sig hela vägen till fjärran Lesbos, hemön. Hans löfte höll mig uppe under den tid som följde. Lång min väntan, där för mig själv jag hördes viska namnet, bäraren av min kärleks hemliga glädje! 58

60 intendeva ritornare per riscattarmi e portarmi via con sé nella lontana Lesbo, l isola sua natìa. Quella promessa mi sostenne per il tempo che seguì. Lunga la mia attesa in cui dentro di me sentivo sussurrare il nome che mi recava la gioia segreta dell amore! 59

61 Återresan En dag är skutan äntligen segelklar. Besättningen tar avsked av Naukratis för denna gång. Som Nilen skimrar! Hetaste pärlemor himlavalvet. Nu finns en kvinna ovanligt nog ombord. Hon tycks dem alla gåtfull och stiligt klädd : egyptier skäddaren som sytt, av ofärgat linne, den vackra resdräkt hon bär. Dess jacka enkelknäppt, typ kavaj, modernt figursydd. Kjolen rak, ankellång. Höghalsad hennes blus. Och kappan fodrad med skinn för en kylig havsfärd. Bredbrättad hatt med slöja av vit muslin. Hon står där klar för avresa, Doricha, med korrekturet till fragmenten, tionde bandet, på väg till tryckning. Grenfell & Hunt har givetvis också de förrättat offer till Nereiderna, Havets gudinnor, inför resan. Doricha sitter på däck och läser. Hon läser Sapfos dikter i solskenet. I höjd med Rhodos frågar hon viskande Charaxos: Oss emellan: tror du verkligen att vi har handlat riktigt? Förälskat ser han henne i ögonen och kysser sedan ömt hennes röda mun, med slutna ögon känner han hur himmel och hav går om styr i brisen... Dorichas resdräkt (1913) framtagen av Tonie Lewenhaupt 60

62 Viaggio di ritorno Un giorno la nave è finalmente pronta. L equipaggio si congeda da Naukratis per questa volta. Come scintilla il Nilo! Ardente volta del cielo madreperla. Insolita presenza a bordo di una donna, appare a tutti loro misteriosa ed elegante : il sarto egizio ha cucito in tessuto di lino grezzo il bell abito da viaggio che indossa. La giacca abbottonata, semplice, stile uomo, di fattura moderna, su misura. La gonna dritta alla caviglia. Blusa accollata. E mantello foderato in pelle per la fredda traversata in mare. Cappello a larghe tese con veletta di mussola bianca. È là pronta a partire, Doricha, con le bozze dei frammenti, decimo volume, in corso di stampa. Grenfell & Hunt hanno anch essi, è ovvio, offerto sacrifici alle Nereidi, dee del mare, prima del viaggio. Doricha siede sul ponte e legge. Legge la poesia di Saffo alla luce del sole. All altezza di Rodi sussurra a Carasso: Detto tra noi: credi davvero che abbiamo agito bene?. Lui la guarda rapito negli occhi e tenero la bacia sulla bocca rossa, ad occhi chiusi sente che cielo e mare si capovolgono nel vento... L abito da viaggio di Doricha (1913) tratto da Tonie Lewenhaupt 61

63 Tandkräm Också tandkräm hade Charaxos med sig från Egypten, framställd med just det nítron som förändrat lesbiernas sätt att leva, alltsedan kunden lärt sig hur det rätt skulle blandas för att göra tjänst som tvättmedel. Eller också golvrengöringsmedel. Vid sidan av sin användning inom vardagens intimhygien (och därmed avses tvål och tandkräm). Men fanns det någon som förstod betydelsen av allt detta bättre än hustrun till vår hjälte? Doricha hade tekniskt relevanta insikter över hela linjen, tvätt och storstädning lika väl som tandborstning morgon middag kväll, matris för eolisk språkrytm! Brast hon ut i skratt, sågs en bländvit tandrad mot en fond av Medelhav också Sapfo fann henne vacker! Till Valentino Zeichen 62

64 Dentifricio Carasso si portò con sé anche il dentifricio prodotto proprio con quel nítron che cambiò lo stile di vita di Lesbo, da quando il cliente imparò che poteva servire, in giusta dose miscelato, per la pulizia del corpo. O anche dei pavimenti. Oltre al suo uso nell igiene personale quotidiana (e qui il riferimento è al sapone e al dentifricio). Ma c era forse qualcuno più consapevole del significato di tutto questo della moglie del nostro eroe? Doricha aveva conoscenze tecnicamente rilevanti su tutta la linea, bucato e pulizia generale, come lavarsi i denti mattina pomeriggio e sera, fonte di ritmo linguistico! Scoppiò a ridere, mostrando una fila di denti bianchi smaglianti contro lo sfondo del Mediterraneo anche Saffo la trovò bella. A Valentino Zeichen 63

65 Utkast till en sapfisk estetik (med avdrift) I en första omgång framstod problemet som rent estetiskt. Låt mig förklara. Våren 1964 var popkonstutställningen på Moderna Museet på kollisionskurs med den sapfiska diktens principer, oförenliga med vad som oemotståndligt skulle uppdatera min estetik. Tranströmer, Sapfo och Guillén hade varit sensibilitetens garanter. Jag tyckte mig ha hela framtiden på mig för att lösa problemet, trots att lösningen redan då förelåg tryckt. Det skulle ta mig ett halvsekel att uppmärksamma ordet nítron hos Sapfo, upptäckten förberedd av min hypotetiska inventarieförteckning till Charaxos returfrakt: natron, alltså grekiskans nítron, med exakt den korrosiva effekt som jag förknippat med popkonsten. Tom Wesselmanns Great American Nude var den Rödblonda stående under duschen i badkaret: detta var Kirke i Odysséen, i femtio års tid stående i duschens torrt strilande vatten, medan jag själv hann bege mig tvärsöver Okeanos flöden till Kimmeriernas dimhöljda skymningsland och tillbaka. Också jag fick direktkontakt med Akilles vid offergropen högst upp på hans gravhög. Som han saknade solen! Och nu gungar min improviserade flotte på ett allt djupare hav utan att jag ännu lyckats anträda Hemfärden. 64

66 Bozza per un estetica saffiana (con deriva) Ad un primo esame il problema sembrava puramente estetico. Lasciami spiegare. Nella primavera del 64 la mostra sulla Pop Art al Moderna Museet 1 contrastava nettamente con i principi della poesia saffiana, inconciliabili con l inesorabile progredire della mia estetica: Tranströmer, Saffo e Guillén erano stati garanti della sensibilità. Pensavo di avere tutto il futuro davanti per risolvere il problema, benché la soluzione già allora esistesse stampata. Ci avrei messo mezzo secolo per notare in Saffo la parola nítron, scoperta preparata dal mio ipotetico inventario del carico di ritorno di Carasso: salnitro, il nítron greco, dall effetto esattamente corrosivo come quello da me associato alla Pop Art. Great American Nude di Tom Wesselmann era la Biondo-rossa sotto la doccia nella vasca: la Circe dell Odissea, per cinquant anni in piedi sotto i secchi spruzzi d acqua, mentre facevo in tempo ad andare per le maree dell oceano fino alla terra crepuscolare dei Cimmeri, avvolta nella nebbia, e tornare indietro. Anch io ebbi contatti diretti con Achille alla fossa del sacrificio sulla sommità del suo tumulo. Che nostalgia aveva del sole! E ora ondeggia la mia flotta improvvisata su un mare sempre più profondo senza che ancora sia riuscito a iniziare il mio viaggio di ritorno. 1. Museo di Arte Moderna nel centro di Stoccolma. 65

67 Vingudens mask Så förtäljs det, Pittakos: flera gånger hade man lagt ut sina nät i havet norr om ön men inte fått minsta fisk när plötsligt en sällsam tingest följde med över båtens reling drypande av sjögräs och tång: snart rengjord slog den våra fiskare med förfäran, ogrekisk, olik alla gudabilder de sett, en Främlings mask, ett ljudlöst skrattande mansansikte: havets gröna glitter i träets tomma hålor till ögon. Fruktan fyllde dem när de så med masken återvände in till Methymna, brisen förde dem tillbaka till utgångspunkten, medan de noga undvek maskens skrämmande sätt att stirra dem i ögonen. Som om all makt tillkom Honom. Från Methymna beslöt man genast sända beskickning för att fråga Pythia i Delfi vad man skulle ta sig till med den underbara masken av olivträ; oraklet bjöd dem att i Methymna ägna den en kult under namnet Φα λλην, Dionysos Fallen. Så skedde; avbild göts i brons och finns till beskådan upphängd borta i Delfi. 66

68 La Maschera del dio del vino Così si racconta, Pittaco: tante volte si erano gettate le reti in mare a nord dell isola senza prendere il più piccolo pesce all improvviso un raro oggetto seguiva da sopra l impavesata della nave gocciolando di alghe e fuchi: subito ripulito riempì i nostri pescatori di spavento, non-greco, diverso da tutte le immagini divine viste prima, la maschera di uno straniero che ride, un volto umano, lo scintillìo del mare nelle orbite vuote degli occhi del legno. Il terrore li invase quando con la maschera rientrando a Methymna, la brezza li ricondusse al punto di partenza, mentre badavano a evitare il pauroso sguardo della maschera fisso nei loro occhi. Come se a Lui spettasse il potere assoluto. A Methymna fu subito deciso di inviare una delegazione a Delfi a interrogare la Pizia su come comportarsi con quella prodigiosa maschera di legno d ulivo; l oracolo li invitò a dedicarle a Methymna un culto con il nome di Fallen. Dioniso Fallen. E così fu; l immagine fu fusa in bronzo ed è ora appesa e visibile nella lontana Delfi. 67

69 Instagram med Dionysosmask οἰ νος, ὦ φι λε παῖ, και α λα θεια Alkaios, fr. 366 Lobel-Page Knappt hade vi förstått att vinodlingen var grunden för välståndet borta på Lesbos, förrän Dionysos framträdde i den roll som faktiskt var hans. Det var genom Dionysos som lesbierna kom till tals med sin tillvaro. Den främmande masken fanns på plats i Methymna. Det var genom den främmande guden som lesbierna levde. Vad innebär främmande för en gud vars namn är åtminstone lika gammalt som Linear B? Omöjligt att ifrågasätta att Dionysos är grek. Men hans mask skriver in den Andre i öns symboliska ordning. Detta är hans projekt överallt dit han kommer. Trots sin rusdryckslagstiftning är Pittakos inte alls avog. Det främmande, det lydiska eller orientaliska får hemortsrätt i lesbiernas självförståelse. Den Andre stöts inte bort! Också Sapfo bebor denna tanke. Vinet är annan-blivandets medium också när måttlighetsförbrukarna möts. Dionysos mask är annan-blivandets tecken. Jag bär mask, jag är inte mig själv. Jag har blivit en annan. Första person singularis är masken som kallas jag, med ett glittrande inre, kallat mig själv, reflexivt som en spegel. Persona, προ σωπον! Jag vet med mig själv, säger Sapfo. Grammatiken hennes teater. Jag är min förälskelses vittne. Så ger Dionysos horisonten för Sapfos tankevärld. Ett. Om vi inte tar Charaxos insats på allvar, 68

70 Instagram con maschera di Dioniso Amico mio, in vino veritas Alceo, frammento 366 Lobel-Page Avevamo appena capito che la viticoltura era la base del benessere nella lontana Lesbo, che Dioniso si palesò nel ruolo che era suo. Fu tramite Dioniso che i lesbiani compresero la propria esistenza. La sua maschera appesa a Methymna. Grazie al dio straniero vivevano gli abitanti di Lesbo. Cosa significa straniero per un dio dal nome tanto antico, almeno quanto il lineare B? Impossibile dubitare che Dioniso sia greco. Ma la sua maschera iscrive l alterità al centro dell ordine simbolico dell isola. Questo è il suo piano, ovunque giunga. Malgrado le leggi emanate contro il bere smodato, Pittaco non era contrario. Il lidio, l orientale, lo straniero, ha diritto di cittadinanza nell autocoscienza dei Lesbiani. L Altro non viene respinto! Anche Saffo abita questo pensiero. Il vino è un mezzo per divenire l altro, anche in consumatori moderati. La maschera di Dioniso è segno di trasformazione. Io porto una maschera, non sono me stesso. Ora sono un altro. La prima persona singolare è la maschera detta io, con un dentro scintillante, chiamato me stesso, riflessiva come uno specchio Persona, prósopon! Io lo so in me stessa, dice Saffo. La grammatica il suo teatro. Io sono la testimone del mio amore. Così Dioniso segna l orizzonte dell universo concettuale di Saffo. Uno: se non si prende sul serio il contributo di Carasso, 69

71 ska Sapfos poesi förbli obegriplig. Två. Om vi inte tar Dionysos på allvar, ska hennes tänkande förbli oss en gåta. Tre. Jag förebrådde i tysthet mig själv för att inte med ett ord ha berört vad som samtidigt med mitt enskilda arbete dagligen ägde rum: överskeppningen av totalt flyktingar till Lesbos, ett drama som däremot för konstnären Ai Weiwei satte Lesbos på världskartan. Hans instagram visar honom bland syriska flyktingar mot bakgrund av tusentals flytvästar och punkterade gummibåtar. Havet i kvällssol. Hans ansikte: en Dionysosmask. Till Jonathan Bordo 70

72 la poesia di Saffo resterà incomprensibile. Due: se non si prende sul serio Dioniso, il pensiero di lei rimarrà un mistero. Tre: a lungo mi sono rivolto taciti rimproveri per non aver sfiorato nemmeno con una parola ciò che avveniva ogni giorno con la mia scrittura: il trasferimento di profughi a Lesbo, un dramma che invece ha posto Lesbo, per l artista Ai Weiwei, sulla mappa del mondo. Il suo Instagram lo mostra tra i profughi siriani sullo sfondo di migliaia di salvagenti e gommoni bucati. Il mare nel sole della sera. Il suo volto: una maschera di Dioniso. A Jonathan Bordo 71

73 Överbestämning Som nygift ville jag läsa Kapitalet på tu man hand med min fru; tanken var väl att vi tillsammans skulle bilda en studiegrupp. I dag tycks det förstås både självklart och rimligt att hon vägrade ställa upp. Och ändå hade jag gärna med henne velat läsa första kapitlet med not 33, som häromnatten kom för mig med enastående kraft, när jag tyckte mig förstå hur samhällsformationen på Sapfos Lesbos var strukturerad. Min fru sov lugnt och skulle ju ändå inte varit benägen att diskutera saken just då. Io dormo! (Hennes favoritcitat från Un Americano a Roma, 1954.) Men så här tänkte jag i min halvslummer: Samhällets överbyggnad var väl bestämd av den ekonomiska basen, OK. Men på ett mera sammansatt sätt än man i allmänhet tror. Om vinodlingen är den dominerande ekonomiska verksamheten på Lesbos och ger samhället dess produktionssätt, är det trots allt ett faktum att samhället här i första hand bestäms av sin religiösa nivå, främst av Dionysoskulten-som-formen-för-lesbiernas-medvetande, och bara sekundärt av den ekonomiska för att inte tala om den politiska. Dionysoskulten dominerar det hela. I sista hand är samhällsformationen självklart bestämd av ekonomin, av sin vinexport, ja av vinodlingen i dess helhet med en arbetsdelning som genererar identifierbara klasser: jordägande adel, handelsmän, hantverkare, småbönder, slavar. Samhällets helhet är en överbestämd totalitet, 72

74 Sovradeterminazione Appena sposato, volevo leggere il Capitale a quattrocchi con mia moglie; l idea era di formare insieme un gruppo di studio. Oggi mi appare ovvio e ragionevole che lei si rifiutasse di partecipare. E tuttavia mi sarebbe piaciuto leggere con lei il primo capitolo con la nota 33 che l altra notte mi è venuta in mente con impeto straordinario perché mi è parso di capire come fosse formata la struttura della società nella Lesbo di Saffo. Mia moglie dormiva tranquilla e non sarebbe certo stata disposta a discettare sulla questione proprio allora. Io dormo! (Era la sua citazione preferita da Un Americano a Roma, 1954.) Ma io nel mio dormiveglia pensavo: la sovrastruttura della società era determinata dalla base economica. OK. In modo più complesso però di quel che in genere si crede. Se la viticoltura è l attività economica dominante a Lesbo che dà alla società il suo modo di produzione, tuttavia un fatto che la società dell isola sia prima di tutto determinata dal piano religioso, in primis dal culto di Dioniso-come-forma-della-coscienza-degli-abitanti, e solo dopo da quello economico per non parlare del piano politico. Il culto di Dioniso domina tutto. In ultima analisi la formazione della società è determinata dall economia, dalle sue esportazioni vinicole e dalla viticoltura nel suo complesso, con una divisione del lavoro che genera classi identificabili: nobiltà terriera, mercanti, artigiani, piccoli agricoltori, schiavi. L insieme della società è una totalità sovradeterminata, 73

75 och alltså inte enbart ekonomiskt bestämd. Det hände att min väg korsade Althussers i korridorer och trappor på École Normale vid rue d Ulm. Han gjorde ett varmt faderligt intryck där han kom i vindtygsjacka och gröna gummistövlar på väg till eller från biblioteket. Hans sympatiska blick kan jag ännu minnas. Det regnade utanför. Jag hade några år tidigare skrivit till honom med en enfaldig fråga om marxismens förhållande till psykoanalysen. Frågan tycks i dag overklig, överspelad. Jag borde i stället ha bett honom klargöra begreppet överbestämning, som han hämtat från Freud. För faktum kvarstår att laborationerna i hans För Marx gör det möjligt att ge not 33 den betydelse den förtjänar. Samhällsformationen är bestämd (1) av sin religiösa nivå, (2) av sin ekonomiska och (3) av sin politiska, som ca 600 f.kr. utvecklas mycket snabbare än de andra, den rör sig i rasande tempo jämfört med den sedan länge etablerade Dionysoskulten och den väl inkörda ekonomiska verksamheten. Totaliteten, den överbestämda, är plötsligt i gungning! Men det som är självklart här, säger Marx, är att det lesbiska samhället inte kunde leva av religion. Det sätt varpå lesbierna fick sitt livsuppehälle förklarar omvänt varför Dionysoskulten spelade huvudrollen. När jag kommit så långt, hör jag min frus lugna andetag och har inte hjärta att väcka henne. Till Jan Stolpe 74

76 e dunque non soltanto economicamente determinata. Accadde che il mio cammino incrociasse Althusser per i corridoi e le scale dell École Normale in rue d Ulm. Mi fece un impressione calda e paterna mentre in giacca a vento e verdi stivali di gomma andava e veniva dalla biblioteca. Il suo sguardo simpatico me lo ricordo ancora. Fuori pioveva. Qualche anno prima gli avevo scritto ponendogli una domanda ingenua sul rapporto tra marxismo e psicoanalisi. La domanda appare oggi anacronistica e superata. Avrei invece dovuto chiedergli di chiarire il concetto di sovradeterminazione che ha ripreso da Freud. Perché resta il fatto che gli essays nel suo Per Marx rendono possibile dare alla nota 33 l importanza che merita. La formazione della società è determinata 1. dal piano religioso, 2. da quello economico e 3. da quello politico che, circa nel 600 a.c., a Lesbo si evolve molto più rapidamente degli altri due, fa passi da gigante, a paragone del culto di Dioniso, da tempo radicato, e della ben avviata attività economica. La totalità, il sovradeterminato, è all improvviso destabilizzato! Ma vero è, dice Marx, che a Lesbo non si può vivere di religione. Il modo in cui gli abitanti si procurano il sostentamento spiega invece perché il culto di Dioniso riveste lì il ruolo principe. Giunto a questo punto, sento il calmo respiro di mia moglie e non ho cuore di svegliarla. A Jan Stolpe 75

77 Kléis Namnet på Sapfos dotter En meteor är Sapfos namn, ogenomträngligt, främmande. Om vi vill veta något om Sapfo, har vi mer att hämta i det epitet som sammanfattar hennes bedrift, i det epitet hennes dotter Kléis gavs att bära som namn. (Notera att namnet inte bör diftongeras utan uttalas tvåstavigt. Jfr i övrigt ovan, sid ). 1 Vi kan inte avfärda det som en rutinmässig upprepning av namnet på flickans mormor, den Kléis som var gift med trojanen Skamandrios: uppkallad-efter-mormor skulle bara retrojicera förklaringen. Vi måste ställa oss frågan: vad påstår namnet om Sapfo? Jo, att Sapfo ägnade sina krafter åt kléos. Det ger upphov till följdfrågan: vad i all världen innebär det att ägna sina krafter åt kléos? (1) Kléa andrôn betyder ordagrant hjältarnas eftermälen, och är hos Homeros den tekniska termen för episk diktning. (2) Om Akilles kämpar vid Troja, är det därför att han därigenom ska vinna sig oförvissneligt eftermäle, kléos áfthiton (Iliaden, 9.413: ovansklig ära hos Lagerlöf). (3) Denna formel är själva hjärtpunkten inte bara för The Best of the Achaeans 1. Nel testo originale compaiono altri numeri di pagine (36 e 37), in riferimento al manoscritto svedese della presente raccolta non ancora pubblicata. 76

78 Kléis il Nome della figlia di Saffo Una meteora è il nome di Saffo, impenetrabile, estraneo. Se vogliamo sapere qualcosa di Saffo, troviamo più sostanza nell epiteto che riassume la sua impresa, nell epiteto che a sua figlia Kléis fu dato come nome. (Nota: il nome non deve essere dittongato ma pronunciato bisillabo. Cfr. tra l altro le pagine 57 e 59). Non si può liquidarlo quale semplice ripetizione del nome della madre di Saffo, la Kléis sposata con il troiano Scamandrio: fu chiamata come la nonna materna la spiegazione farebbe solo un passo indietro. Dobbiamo chiederci: cosa dice il nome su Saffo? Beh, che Saffo si dedicò al kléos. Il che fa sorgere la seguente domanda: che cosa mai significa dedicarsi al kléos? 1. Kléa andrôn è letteralmente la fama degli eroi, il termine tecnico di Omero per poesia epica. 2. Se Achille combatte a Troia, è per conquistarsi in tal modo fama imperitura, kléos áfthiton (Iliade, 9.413, onore inmortale in Lagerlöf). 3. Questa formula è il cuore stesso non solo di The Best of the Achaeans 1 1. The Best of Achaeans: Concepts of the Hero in Archaic Greek Poetry (Baltimore, The Johns Hopkins University Press, 1979), è l opera più nota di Gregory Nagy (1942-), studioso di origine ungherese, specialista di poesia e miti della Grecia antica. Trasferitosi giovanissimo negli Stati Uniti, insegna letteratura Greca e Letterature comparate presso l Università di Harvard. L opera, che suscitò un vivace dibattito a livello internazionale tra i grecisti, proponendo la figura dell eroe non solo come soggetto letterario ma anche come oggetto di culto, prende in esame l Iliade, l Odissea e varie forme di poesia greca del periodo arcaico, mettendole in relazione con un ampia varietà di culti eroici. 77

79 utan även för hela vår Iliad. Problem: i Iliaden förekommer den här homeriska formeln bara en enda gång och kan därför tyckas diskvalificerad, eftersom en homerisk formel definieras av sin återanvändning! Ändå vill vi ge Nagy rätt. Formelns eko genljuder lite varstans i den arkaiska diktningen, men framför allt finns den oförändrad och explicit hos Sapfo, fr Lobel-Page, den dikt som stod allra sist i volym II av hennes Samlade dikter. Kléos áfthiton en gång hos Homeros, en gång hos Sapfo. Märk jämviktsläget! Homeros står alltså ansikte mot ansikte med Sapfo: han ser henne inte, men hon ser förstås honom. Och utmanar honom fräckt! Jag undrade i decennier varför oansenliga Sapfo med sådan oöverträffad glans skildrat just Hektors bröllop. Varför satte hon förlorarsidan i fokus för lovsången? Inte ett spår av vemod i vårt fragment! Och ändå är det Akilles som ska vinna sig kléos áfthiton genom att döda just Hektor, som för Sapfo är Hjälten. Fragment 44 handlar om hennes förfäder, vars kléos hon satts att förvalta. Funktionen har gått i arv i familjen på mödernet. Skamandrios hade sökt sig till exakt rätt familj. 78

80 ma anche di tutta la nostra Iliade. Problema: nell Iliade tale formula omerica ricorre solo una volta e se ne potrebbe dubitare l essenza perché una formula omerica è definita tale dalle sue occorrenze! Tuttavia, diamo ragione a Nagy. 2 L eco della formula risuona un po qua e là nella poesia arcaica, ma soprattutto esiste immutata ed esplicita in Saffo, frammento 44.4 Lobel-Page, la poesia che viene per ultima nel volume II della sua opera omnia. Kléos áfthiton: una volta in Omero, una volta in Saffo. Nota l equilibrio! Omero faccia a faccia con Saffo: lui non la vede, ma lei vede lui, ovvio. E lo sfida insolente! Mi sono chiesto per decenni perché l umile Saffo avesse descritto le nozze di Ettore con insuperato splendore. Perché elesse i perdenti a protagonisti del suo canto eroico? Nessuna traccia di malinconia nel frammento! Eppure è Achille che si procurerà kléos áfthiton proprio uccidendo Ettore, che per Saffo è l Eroe. Il frammento 44 racconta i suoi antenati, di cui lei s incarica di curare il kléos. La funzione è stata tramandata nella sua famiglia in linea femminile. Scamandrio si era scelto proprio la famiglia giusta. 2. Vedi nota precedente. 79

81 Metafor Hor. Carm. I.20 Min syster Sapfos samlade utgivning bestod av nio böcker. Mitt nöje var att i min skuta se den bok jag aldrig fick skriva, där mina dikter låg tätt intill varandra likt amforor i lastutrymmet. Amforans sköna form var länge för min egen tanke Dorichas underbart skapta höfter och varje dikt blev därför en hyllningsdikt, identisk till sin form men med innehåll bestämt av soltimmar och jordmån, kluckande dikter i skutans inre. Min bästa årgång stuvades in den vår då jag begav mig ner för att friköpa min älskade ur fångenskapen: aldrig har rödvinet från Methymna haft en bouquet som då! Och mitt vin tog slut på bara några dagar, så eftersökt som om det gällt min systers dikter! Skutan förankrad i verkligheten. Francis Ponge in memoriam 80

82 Metafora Orazio, Carmina I.20 L opera completa di mia sorella Saffo consta di nove libri. Provavo piacere a vedere sulla mia barca il libro che non ho mai potuto scrivere, dove le mie poesie stavano strette l una accanto all altra, come anfore nella stiva. La bella forma dell anfora furono a lungo nel mio pensiero i fianchi meravigliosi di Doricha e ogni poesia divenne così un inno, identico nella forma, ma dal contenuto forgiato dalle ore di sole e dalla terra, poesia che gorgoglia nella pancia della nave. La mia annata migliore fu stivata la primavera in cui mi recai laggiù per riscattare la mia amata dalla schiavitù: mai il rosso vino di Methymna ebbe un bouquet come allora! E il mio vino finì in pochi giorni, ricercato come si trattasse delle poesie di mia sorella! La nave ancorata alla realtà. In memoriam di Francis Ponge 81

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84 61 Premio Letterario Internazionale Ceppo Pistoia Direttore artistico Paolo Fabrizio Iacuzzi Pistoia Toscana Capitale Italiana della Cultura 2017 Festa della Toscana 2016 PIERO BIGONGIARI LECTURE THINKING POETRY 2017 Jesper Svenbro Premio Ceppo Internazionale Piero Bigongiari Trittico lirico Saffo, Rimbaud, Valentino Z. Lyrisk triptyk Sapfo, Rimbaud, Valentino Z. A cura di Paolo Fabrizio Iacuzzi Traduzione di Maria Cristina Lombardi

85 Med tanke på att det pris som jag har den stora äran att ta emot Premio Ceppo Internazionale Piero Bigongiari är uppkallat efter den toskanske poeten Piero Bigongiari är det mig en kär uppgift att, som upptakt till min lectio, företa en evocatio liminaris i den mening Orfeus, enligt Caesars bibliotekarie Varro, lade i ordet euocatio: negantur sine cithara animae ascendere posse. Jag ska alltså företa evokationen med den metaforiska kithara eller lyra som här är min. Bigongiari, Dylan Thomas italienske översättare, var vän till Eugenio Montale och till Giuseppe Ungaretti, får jag höra. I min okunnighet har jag därmed tre solida kontaktytor med den toskanske poeten. Den första poesiöversättning som jag fick publicerad var den svenska översättningen av (1) Dylan Thomas, Fern Hill. Året var (2) Montales andra ungdom upplevde jag som poesiläsare i Italien på 1970-talet, och till (3) Ungarettis poesi hade jag kommit via en Tranströmerdikt, Hommages (1966). Jag väljer att med utgångspunkt i en dikt ur Le mura di Pistoia från 1958, Il volo di uccelli che sentono la tempesta, göra några reflektioner. Som pensionerad forskare på den grekiska mytologins domän hade jag först tänkt utgå från Il corvo bianco eftersom korpen, lyrikguden Apollons fågel som gett namnet till så många apotek i mitt hemland (Apoteket Korpen) ursprungligen var vit som en läkarrock, innan den för Apollon berättade att prinsessan Koronis, hans älskade, hade varit honom otrogen, trots att hon redan var havande med parets son Asklepios, Aesculapius på latin: i vredesmod ändrade Apollon den vita korpens färg till svart. Så fick korpen den färg som van Gogh förknippar med den; vitheten dröjer kvar i läkarrocken, Asklepios uniform på Isola Tiberina. Men om jag väljer dikten om fåglarna före ovädret, stannar jag i alla 84

86 Con il pensiero di avere il grande onore di ricevere il Premio Ceppo Internazionale Piero Bigongiari, intitolato al poeta toscano, è per me un piacevole compito, come preambolo alla mia lectio, produrre una evocatio liminaris, nel senso che Orfeo, secondo il bibliotecario di Cesare, Varrone, conferiva alla parola evocatio: negantur sine cithara animae ascendere posse. Eseguirò dunque l evocatio con la metaforica cetra o lira che qui possiedo. Mi hanno detto che Bigongiari, il traduttore italiano di Dylan Thomas, era amico di Eugenio Montale e di Giuseppe Ungaretti. Nella mia ignoranza ho quindi tre valide guide al poeta toscano: 1. La prima traduzione poetica pubblicatami fu la traduzione svedese di Fern Hill di Dylan Thomas. Era l anno La seconda giovinezza di Montale la vissi come lettore di poesia in Italia, negli anni Settanta. E 3. alla poesia di Ungaretti ci arrivai tramite una lirica di Tomas Tranströmer, Hommages (1966). Scegliendo come punto di partenza la poesia Il volo di uccelli che sentono la tempesta da Le mura di Pistoia del 1958, mi sento di fare alcune riflessioni. Come ricercatore pensionato nel campo della mitologia greca, avevo pensato di partire da Il corvo bianco perché il corvo, uccello sacro ad Apollo, il dio della poesia che ha dato il nome a tante farmacie nel mio paese, la Svezia (Apotek Korpen) originariamente era bianco come il camice di un medico: prima che raccontasse ad Apollo che la principessa Coronis, amata dal dio, gli era stata infedele, sebbene fosse in attesa del loro figlio Asclepio, Aesculapius in latino. In preda all ira, Apollo mutò il colore del corvo da bianco in nero; così il corvo ottenne la tinta che Van Gogh gli associa. Il candore è rimasto nel camice del medico, l uniforme di Asclepio sull Isola Tiberina. Ma anche scegliendo il testo su gli uccelli prima del temporale, riman- 85

87 fall kvar på ornitologins domän. Jag förutsätter att många av er redan känner till den här enastående dikten och rentav känner den bättre än jag själv. Med en på en gång abrupt och följsam syntax frammanar den utan att bestämma fåglarnas arttillhörighet en oerhörd fågelflock. Vi tycks befinna oss i Vivaldis La tempesta di mare! På en gång abstrakt och beundransvärt konkret frammanas fågelflocken i den blåsiga oändligheten. Dikten är elementär på ett sätt som erinrar om dikter av René Char, Frankrikes Herakleitos. Som hermetisk skulle någon väl karakterisera den, inte minst om vederbörande själv har en annan språklig horisont än italienskans, och hermetisk är den, också i detta ords poesihistoriska bemärkelse, det senare är inte ett negativt omdöme, som någon kanske tror, för jag tänker inte på motsatsförhållandet mellan samhällstillvänd poesi och hermetism, för mig sedan länge överspelat, utan på lyrans uppfinnare, den lille guden Hermes, som också är den svindlande snabba förflyttningens gudomlighet, översättningens gud och Apollons halvbror. Apollon är den lagbundna, klassicerande poesins gudomlighet; Hermes gränsöverskridandets gud, metaforguden, den moderna poesins i sanning hermetiska gudomlighet, och den gud som möjliggör fåglarnas snabba rörelse genom vårens gigantiska rum i Bigogniaris dikt, jämförbart med det som de höstliga tranorna genomkorsar i början av Iliadens tredje Sång eller det som öppnar sig i preludiet till Lautréamonts Maldorors Sånger, med dess föraning av storm. Bigogniaris fåglar är på en gång elementära och absolut moderna i Rimbauds mening. Jag är därmed redo för min lyriska triptyk, min egentliga lectio. 86

88 go comunque nel campo ornitologico. Presumo che molti di voi già conoscano questa eccezionale poesia anche meglio di me. Con una sintassi insieme brusca e flessibile, essa produce, senza indicare a quale specie appartengano, un gigantesco stormo di uccelli. Sembra di essere in mezzo a La tempesta di mare di Vivaldi! Contemporaneamente astratto e stupendamente concreto lo stormo di uccelli appare nella ventosa infinità. Il testo è elementare in un senso che ricorda le poesie di René Char, l Eraclito di Francia. Ermetica qualcuno potrebbe definirla, specialmente se la persona in questione appartiene a un orizzonte linguistico diverso da quello dell italiano, ed è ermetica, anche nel senso che nella storia della poesia il termine assume. Questo non è un giudizio negativo come forse qualcuno crede perché io non penso al contraddittorio rapporto tra poesia impegnata ed ermetismo, da me ormai da tempo superato, ma allo scopritore della lira, il dio Hermes bambino, che è anche la divinità del movimento vertiginosamente rapido, il dio della traduzione, il fratellastro di Apollo. Apollo è il dio della poesia classica, regolata dalla legge. Hermes è il dio dello sconfinamento, un dio-metafora: è veramente la divinità ermetica della poesia moderna, il dio che rende possibile il movimento veloce degli uccelli attraverso l enorme spazio primaverile nella poesia di Bigongiari, paragonabile a quello delle gru autunnali nel terzo Canto dell Iliade o a quello che apre il preludio di Les Chants de Maldoror (1869) di Lautréamont col suo presagio di temporale. Gli uccelli di Bigongiari sono elementari e al contempo assolutamente moderni nell accezione di Rimbaud. A questo punto sono pronto per il mio trittico lirico, la mia vera lectio. 87

89 Många av er känner säkert till det: i januari 2014 kom två nya Sapfofragment i omlopp. Som gammal Sapfo-läsare, poet och pensionerad filolog med flera Sapfo-studier på mitt samvete reagerade jag omedelbart: detta var första gången jag varit med om något liknande. Sapfo! Nyheten tog tag i mig med enastående kraft och tycktes mig så exceptionell att jag kände mig kallad att dokumentera min omedelbara upplevelse. Kan du inte göra något av detta, har ju alla dessa studier inte tjänat någonting till! utropade jag i mitt inre. Resultatet, en dikt med den ezra-poundskt klingande titeln Canto, publicerades i en svensk dagstidning före februari månads utgång, som om det var viktigt för mig att för mig själv och i någon mån för eftervärlden dokumentera min första läsning av dikten innan den kritiskt resonerande eftertanken hunnit installera sig. Under året som följde samlade jag ihop mina spridda uppsatser, bokkapitel och dikter om Sapfo till en volym, som kom ut i september Det slog mig då att de var präglade av ett marxistiskt perspektiv, som jag nu på fyra decenniers avstånd fann överraskande relevant. I mitt förord skriver jag rentav att jag lyckönskar mig till att jag startade mitt vetenskapliga Sapfo-studium med en marxistisk approach och inte med en feministisk eller genushistorisk. Efter att ha avslutat ytterligare en bok om Sapfo, nu en diktsamling med titeln Namnet på Sapfos dotter, intar jag fortfarande samma ståndpunkt, även om jag i diktsamlingen ger företräde åt den poetiska impulsen framför den vetenskapliga. Det är denna opublicerade diktsamling som jag nu skulle vilja presentera lite närmare. I min spontana läsning av det nyupptäckta Sapfofragmentet hade jag som en självklarhet identifierat diktens adressat som Doricha, dvs. den hetär som Sapfos bror enligt traditionen förälskat sig i nere i egyptiska Naukratis, dit han exporterade vin. Med Ständigt din refräng översatte jag fragmentets första ord, där refrängen svarar mot grekiskans thrýlēstha och ger adressaten poetisk kompetens. På Medelhavsmuseet i Stockholm anordnades den 15 mars 2015 en Sapfodag, vid vilken jag satte fokus på ett tidigare välkänt men miss- 88

90 Molti di voi lo sapranno sicuramente: nel gennaio del 2014 iniziarono a circolare due nuovi frammenti di Saffo. Come vecchio lettore di Saffo, poeta e filologo pensionato con parecchi studi dedicati a Saffo sulla coscienza, la mia reazione fu immediata: era la prima volta che mi capitava qualcosa di simile. Saffo! La notizia mi colpì con una forza unica e mi sembrò così eccezionale da sentirmi chiamato a dimostrare la mia competenza all istante: Non puoi far qualcosa, tutti questi studi non ti sono serviti a nulla? gridai nel mio intimo. Risultato: una poesia con un titolo dal suono ezra-poundiano, Canto, fu pubblicata su un quotidiano svedese verso la fine di febbraio, come se fosse stato importante per me stesso e in qualche modo per i posteri trasmettere l impressione immediata ricevuta dalla lettura di quei frammenti, prima che la riflessione critica avesse il tempo di insinuarsi nel mio cervello. Nei mesi successivi raccolsi tutti i miei scritti sparsi su Saffo (capitoli di libri e poesie) in un volume che uscì nel settembre Mi stupii, quando mi resi conto che tali scritti erano caratterizzati da un punto di vista marxista, che ora, a distanza di quarant anni, trovavo sorprendentemente significativo. Nella mia premessa scrivevo anche che «io mi ritengo fortunato ad avere iniziato il mio studio scientifico su Saffo con un approccio marxista, e non femminista o di genere». Dopo aver terminato un altro libro sulla poetessa greca, questa volta una raccolta poetica dal titolo Namnet på Sapfos dotter, Il nome della figlia di Saffo, ho adottato ancora lo stesso punto di vista, sebbene nelle poesie la precedenza vada all ispirazione poetica piuttosto che a quella scientifica. È questa raccolta non ancora pubblicata che vorrei qui presentare nei dettagli. Nella mia lettura spontanea del frammento di Saffo appena scoperto, avevo identificato, come cosa ovvia, il destinatario della poesia in Doricha, l etera di cui la tradizione vuole che il fratello di Saffo si fosse innamorato nella città egizia di Naukratis dove esportava vino. Tradussi le prime parole del frammento Ständigt din refräng alla lettera Costantemente il tuo ritornello, dove ritornello rende l idea del greco thrýlēstha e conferisce al destinatario una certa competenza poetica. Al Medelhavsmuseet ( Museo del Mediterraneo ) di Stoccolma, 89

91 förstått Sapfofragment, nr 15 Lobel-Page. I det här fragmentet tilldelas Doricha liksom i det nya just poetisk kompetens, nu med hjälp av verbet från Odysséens första rad ennépein. Jag tillfogade att Charaxos och Doricha i Naukratis funnit varandra en första gång, varefter Charaxos sannolikt återvänt hem till Lesbos för att året därpå återvända med välfylld skuta och friköpa henne. Därefter lämnade han henne givetvis inte på egen hand i Egypten! Han tog henne med hem till Lesbos, där hon blev hans hustru och födde honom flera arvingar, enligt vad vi inhämtar i det antika Soudalexikonet. Sapfos indignation mot broderns förbindelse och giftermål med hetären och f.d. slavinnan från Egypten är en aristokrats indignation över en mesallians med arvsmässiga komplikationer. Charaxos är äldste bror. Där befann jag mig när jag i uttalat experimentellt syfte började skriva dikter om Sapfo. Som titeln på diktsamlingen anger, spelar egennamnet en viktig roll i boken, och inte bara namnet på Sapfos dotter! Nu frågar ni er: men vad har detta med den samtida poesin att göra? I decennier har jag haft följande passus från T.S. Eliots The Social Function of Poetry (1943) i tankarna: Det är naturligtvis alltid möjligt att poesin kan få en annan uppgift i framtiden än vad den har haft i det förflutna. Nu ville jag i ett nytt projekt använda den narrativt lyriska form som jag i en rad samlingar från de senaste decennierna utvecklat (av dessa samlingar finns Krigsroman publicerad på italienska). Mitt projekt bestod i att praktisera ett slags experimentell kulturantropologi i avsikt att fördjupa vår förtrogenhet med den värld som är Sapfos. Jag tänkte mig dessutom att användningen av den lesbiska visans båda karakteristiska strofformer skulle vara ett sätt att experimentellt nalkas Sapfos värld, och cirka en tredjedel av dikterna i samlingen är faktiskt avfattade på versmått som vi förknippar med Sapfo och Alkaios. Liksom Hermann Usener i en berömd bok (Götternamen) har velat skriva den grekiska religionens äldsta historia med hjälp av gudarnas namn, tänkte jag mig att det t.ex. skulle vara möjligt att skriva den mycket gamla historien om Sapfos Lesbos med hjälp av per- 90

92 il 15 marzo 2015 fu organizzata una giornata su Saffo, nella quale io richiamai l attenzione su un precedente celebre, seppur frainteso, frammento saffiano, il numero 15 Lobel-Page. In quel frammento si attribuisce a Doricha, proprio come in quello più recente, competenza poetica, stavolta tramite il verbo ennépein, narrare presente nel primo verso dell Odissea. Aggiunsi che Carasso e Doricha si erano incontrati la prima volta a Naukratis, dopodiché Carasso, verosimilmente, rientrò a Lesbo per tornare l anno dopo con una nave ben carica, in modo da poterla riscattare. Non la lasciò da sola in Egitto! La portò con sé a Lesbo, dove lei gli generò diversi eredi, secondo quanto si ricava dal Suda, il dizionario enciclopedico della Grecia antica. L indignazione di Saffo per il legame e le successive nozze del fratello con l etera ed ex-schiava venuta dall Egitto è l indignazione di un aristocratica per un matrimonio con una donna di rango inferiore, che avrebbe causato complicazioni di patrimonio. Carasso era il fratello maggiore. Mi trovavo a questo punto delle mie riflessioni, quando, a scopo dichiaratamente sperimentale, iniziai a scrivere poesie su Saffo. Come suggerisce il titolo della raccolta, Il nome della figlia di Saffo, il nome proprio riveste un ruolo decisivo nel libro e non solo il nome della figlia di Saffo! Ora vi chiederete: cos ha a che fare tutto questo con la poesia contemporanea? Per decenni ho meditato sul seguente passo di T.S. Eliot, tratto da The Social Function of Poetry (1943): «Naturalmente è sempre possibile che la poesia possa avere un compito diverso nel futuro da quello che ha avuto in passato». Ora io volevo, con un progetto nuovo, usare la forma lirica narrativa, che ho sviluppato in una serie di raccolte poetiche degli ultimi decenni (a cui appartiene anche Krigsroman, Romanzo di guerra, uscito in italiano nel 2013). Il mio progetto consisteva nel praticare una sorta di antropologia culturale sperimentale, con l intenzione di approfondire la nostra conoscenza del mondo di Saffo. Pensavo inoltre che l uso delle forme strofiche caratteristiche del carme di Lesbo sarebbe stato un modo per scivolare sperimentalmente nel mondo della poetessa, tanto che un terzo delle poesie della raccolta è redatto in una forma metrica che noi riconduciamo ad Alceo e a Saffo. Come Hermann Usener nella sua celebre opera Götternamen, Teonimi, ha inteso ricostruire la storia più arcaica della religione greca avva- 91

93 sonnamnen i Sapfos värld. Jag utvecklar denna ståndpunkt i dikten Råseglet, men den är programmatiskt närvarande redan i den första dikten ( Första prologen till Charaxos-dikten ). I min bok Phrasikleia hade jag ägnat ett kapitel åt det grekiska namngivandets logik med utgångspunkt i en utomordentlig artikel av Sulzberger. Om Odysseus son heter Telemachos, ordagrant Fjärr-kämpe, syftar namnet inte i första hand på sin bärare, som först i vuxen ålder ska kunna göra skäl för det, utan på Telemachos far, Odysseus, som inte bara kämpar vid det fjärran Troja utan också är en av den homeriska världens främsta bågskyttar. När samme Odysseus på hemväg från Ithaka slutligen ger Cyklopen sin sanna identitet presenterar han sig som stadsförgörarn Odysseus, ptolipórthios, ett epitet som kondenserar hans kanske största bedrift, förgörandet av Troja. Efter hemkomsten till Ithaka får han en son som får namnet Ptoliporthes, praktiskt taget identiskt med det citerade epitetet. Med andra ord sammanfattar detta egennamn en av faderns stora bedrifter. Varje gång man frågar: Varför heter du Ptoliporthes? blir svaret berättelsen om Trähästen och Trojas förstöring, som på detta sätt hugfästs i namnet. Om detta är det grekiska namngivandets logik, har vi bara att tillämpa teorin på namnen i Sapfos omgivning, menade jag. Och det är vad jag gör i dikten Råseglet. Sapfos bröder heter Charaxos, Erigyios och Larichos och ger oss bilden av den tidigt bortgångne fadern, vinodlare, redan vinexportör liksom äldste sonen Charaxos skulle bli, en kraftkarl, åtföljd av måsar som plöjaren eller skepparen. Vinodlare, sade jag. Det där är ingen liten pittoresk detalj i traditionen kring Sapfos familj. Under hela tusen år var vinet från Lesbos mycket högt värderat i Medelhavsvärlden. Detta borde jag förstås som marxist för 40 år sedan ha uppmärksammat! Det förhållandet måste nämligen ha präglat öns hela ekonomiska liv och därtill placerat Dionysos-kulten på framskjuten plats, även om guden bara är omnämnd en gång av Sapfo. Vändpunkten i diktsamlingen kommer på sidorna med dikten Vingudens mask som i sju sapfiska strofer återberättar en historia man finner hos Pausanias. Dionysos speciella 92

94 lendosi dei teonimi (i nomi degli dèi), così immaginai che fosse possibile scrivere anche la storia arcaica della Lesbo di Saffo avvalendomi degli antroponimi (i nomi di persona) in uso in quel mondo. In particolare ho sviluppato questa idea nel testo Råseglet, Vela quadra, ma praticamente è già presente nella prima poesia della raccolta (Första prologen till Charaxos-dikten, Primo prologo al Poema-Carasso. Nel mio libro Phrasikleia avevo dedicato un capitolo alla logica dell onomastica greca, prendendo spunto da uno straordinario articolo di Sulzberger. Se il figlio di Odisseo si chiama Telemaco, letteralmente Colui che combatte lontano, il nome non può indicare il suo portatore, il quale solo in età adulta potrà meritarlo, ma il padre di lui, Odisseo, che non solo ha combattuto lontano, a Troia, ma è anche uno degli arceri più illustri del mondo omerico. Quando lo stesso Odisseo, sulla via del ritorno, svela al ciclope la sua vera identità, si presenta come «Odisseo ptolipórthios», distruttore di città, un epiteto che ben riassume la sua impresa più grande, la distruzione di Troia. Dopo il ritorno a Itaca, ha un figlio cui viene dato il nome di Ptoliporthes, praticamente identico all epiteto sopra citato. In altre parole, questo nome riassume una delle grandi imprese del padre. Ogni volta che gli sarà chiesto: «Perché ti chiami Ptoliporthes?», la risposta conterrà sempre il racconto del cavallo di legno e della distruzione di Troia che è stata fissata e quindi resa memorabile dal nome. Se questa è la logica dell antroponimia greca, pensai che si potesse applicare questa teoria anche ai nomi in uso nell entourage di Saffo. Ed è quanto ho fatto nel testo Råseglet, Vela quadra. I fratelli della poetessa, chiamandosi Carasso, Erigio e Larico, ci danno l immagine del padre scomparso prematuramente: viticultore ed esportatore di vino come poi sarebbe divenuto il figlio Carasso un uomo determinato, scortato dai gabbiani agricoltore o comandante di nave mercantile. Viticultore, ho detto. Non è un dettaglio pittoresco nella tradizione di questa famiglia. Per un intero millennio il prestigio del vino di Lesbo è stato diffuso nel mondo mediterraneo. Questo avrei dovuto evidenziare, come marxista, già quarant anni fa! È l attività che deve avere improntato tutta la vita economica dell isola, facendo anche sì che il culto di Dioniso si affermasse e conferendogli una posizione di grande rilievo, sebbene Saffo menzioni il dio solo una volta. 93

95 kultort är Methymna, på norra delen av ön, där masken fanns till beskådande. Den lesbiska vinproduktionen utvecklas nu tematiskt i den handfull dikter som följer efter denna dikt och får sin kanske mest pregnanta formulering i dikten Överbestämning, dedicerad till den svenske Platon-översättaren och tillika Althusser-översättaren, min gode vän Jan Stolpe. I den här dikten sägs det att den politiska nivån i samhället där Sapfo levde befann sig i rasande snabb utveckling. Detta anknyter till ett tema som redan på ett tidigt stadium framträder i samlingen, ett tema som har den lesbiske statsmannen försokratikern Pittakos i fokus. Dikten Dialogen på bröllopsfesten inleder denna tematiskt sammanhållna diktsekvens: liksom Bourdieu på Foucaults begravning tyckte sig ha ett unikt tillfälle att konkret överblicka det sociala fält där Foucault hört hemma, tänkte jag mig att festen efter Charaxos och Dorichas bröllop skulle kunna utgöra ett socialt rum där det skulle bli möjligt att låta sociologiskt intressanta aktörer i Sapfos värld reagera med varandra (som om det vore ett kemiskt experiment). Pittakos, motståndare till vendettan, befinner sig plötsligt ansikte mot ansikte med Sapfo, som uppmuntrat sin bror att älska de sina och hata fienden. Därefter utvecklas och nyanseras bilden av den store försokratikern från Lesbos; först i Med Pittakos står vi plötsligt mitt i idéhistorien och därefter i Klargörande (på begäran), som utgår från ett enastående viktigt förhållande: J.-P. Vernant (1962) har dragit uppmärksamheten till Thales planerade bouleutḗrion, rådsförsamling, placerat i mitten (méson) av en federation joniska stadsstater; för Vernant är detta aldrig realiserade projekt en avgörande etapp i det politiska tänkandets historia. Nu förhåller det sig emellertid så, att det på Lesbos åtminstone ett halvsekel tidigare fanns ett Mésson (med boulḗ, råd ) beläget i mitten av öns tre huvudorter, Mytilene, Eresos och Methymna och att Thales projekt därför måste betraktas som kalkerat på en hos lesbierna redan existerande politisk topografi, som placerar ön i det politiska tänkandets själva avantgarde i Sapfos och Pittakos epok: 94

96 Il nodo centrale della raccolta si trova nella poesia Vingudens mask, Maschera del dio del vino, che, in sette strofe saffiche, racconta una storia già narrata da Pausania. Il luogo dove era attestato uno speciale culto di Dioniso era Metymna, nel nord dell isola, dove era appesa e ben visibile la maschera del dio. Il tema della produzione del vino di Lesbo viene affrontato in alcuni testi che seguono questo e trova la sua formulazione forse più pregnante nella poesia Överbestämning, Sovradeterminazione, dedicata al traduttore svedese di Platone, traduttore anche di Althusser e mio caro amico, Jan Stolpe. Qui si dice che nella società dove viveva Saffo si stava assistendo a un evoluzione vertiginosa della riflessione politica. Ciò si lega a un tema che emerge già all inizio della raccolta, un tema che ha al centro Pittaco, presocratico e uomo di stato di Lesbo. Il testo Dialogen på bröllpsfesten, Dialogo al banchetto di nozze, introduce questa sequenza di poesie tematicamente correlate: come a Bourdieu al funerale di Foucault parve di avere un occasione unica per rendersi conto della sfera sociale cui apparteneva Foucault, così io immaginai che anche la festa di nozze di Carasso e Doricha potesse costituire uno spazio sociale dove far interagire elementi sociologicamente interessanti del mondo di Saffo (quasi fosse stato un esperimento di chimica). Pittaco, che si opponeva alla vendetta, si trova all improvviso faccia a faccia con Saffo, che ha esortato suo fratello ad amare i suoi e a odiare i nemici. Dopodiché l immagine del grande presocratico di Lesbo si sviluppa e si arricchisce di sfumature; prima in Med Pittakos står vi plötsligt mitt i idéhistorien, Con Pittaco siamo all improvviso in mezzo alla storia della filosofia, poi in Klargörande (på begäran), Spiegazione (a richiesta), che prende spunto da un fatto eccezionale. Jean-Pierre Vernant (1962) ha richiamato l attenzione sul bouléutērion pianificato da Talete, l assemblea, il consiglio, collocato al centro (méson) di una federazione di città-stato ioniche. Per Vernant questo progetto mai realizzato costituisce un momento decisivo nella storia del pensiero politico. Tuttavia le cose stanno così: a Lesbo, mezzo secolo prima, c era un Mésson (con boulé, consiglio ) ubicato in mezzo alle tre città principali dell isola: Mytilene, Eresos, Metymna. Il progetto di Talete deve perciò essere considerato modellato su una topografia politica già esistente presso gli abitanti di Lesbo, il che pone l isola all avanguardia del pensiero politico dell epoca di Saffo e di Pittaco: 95

97 Hur kommer man då från Sapfo till Rimbaud? frågar ni er kanske nu. När jag började skriva dikterna i den här samlingen, insåg jag snart att jag skulle komma att använda information som skulle försätta mina läsare i förlägenhet. Jag skrev ju inte för en publik av filologer. Verkligen inte! Då erinrade jag mig en sida i den franska Pléiadeutgåvan av Rimbaud, där utgivaren återger en examensuppgift som den 14-årige eleven vid Collège de Charleville, Arthur Rimbaud, fick sig förelagd den 6 november Eleven uppmanas utveckla ett poetiskt tema från Horatius Oden och det anges avslutningsvis att vederbörande har tre och en halv timme till sitt förfogande. Rimbaud skrev en enastående, 59 rader lång dikt på latin, den s.k. Ver erat. Med denna examensuppgift i tankarna lät jag diktsamlingen få formen av ett läsår, varunder poeten i en serie examensuppgifter får uppgiften att skriva sina dikter. Så tänkes t.ex. Examensuppgift nr 2 ingå i en kurs ägnad den arkaiska lyrikens förhållande till Homeros, och uppgiften består i att med en tankegång från Simone Weils L Iliade ou le poème de la force skriva en dikt, i formhänseende kalkerad på Horatius Mercurius-ode. Fyra timmar är den tid som anslås till uppgiftens lösande. Tack vare matrisen från Pléiade-utgåvan kunde jag på detta sätt i resonerande form förbereda läsaren på den dikt som följer och så undvika förklaringar i form av noter och efterord. Liksom poeten ställs läsaren 96

98 Come si arriva allora da Saffo a Rimbaud? vi chiederete forse ora. Quando ho iniziato a scrivere le poesie di questa raccolta, ho subito compreso che sarei arrivato a usare informazioni che avrebbero messo in imbarazzo i miei lettori. Non scrivevo per un pubblico di filologi. No davvero! Allora mi è venuta in mente una pagina dell edizione francese Pléiade di Rimbaud, dove l editore inserisce un compito d esame sottoposto al quattordicenne Arthur Rimbaud, allora studente al Collège de Charleville, il 6 novembre L allievo viene invitato a sviluppare un tema poetico da un ode oraziana, precisando, per concludere, che il candidato «ha tre ore e mezzo a disposizione». Rimbaud scrisse una geniale poesia in latino di 59 versi, dal titolo Ver erat. Con questa prova di esame nei pensieri, ho dato al mio lavoro la forma di un anno scolastico, durante il quale il poeta, attraverso una serie di prove di esame, ha in realtà il compito di scrivere la sua poesia. Così per esempio, il testo Examensuppgift nr 2, Compito di esame n. 2, è pensata come momento di un corso dedicato al rapporto tra la lirica arcaica e Omero, e il compito consiste nello scrivere, partendo da L Iliade ou le poème de la force di Simone Weil, una poesia modellata, per quanto riguarda l aspetto formale, sull Ode a Mercurio di Orazio. Quattro ore è il tempo concesso per lo svolgimento del compito. Grazie alla matrice dell edizione Pléiade, mi è stato possibile in forma ragionata preparare il lettore alla poesia che segue, evitando così spiega- 97