Mass media
R E 2 E R 1 R 2 E 1 E R 3 R R 1 R 2 Due schemi fondamentali della comunicazione mediata
R E R 1 R 2 R 3 Broadcast media : Libri, giornali, riviste, radio, cinema, televisione...
due fotogrammi da Lewis Milestone, The Front Page (1931)
due fotogrammi da Orson Welles, Citizen Kane (1941)
... l impero di Kane, che all apogeo del suo fulgore ha avuto in suo potere 37 giornali, 2 sindacati, numerose stazioni radio...
Di per sé, la verità non è più visibile dell opinione. Hannah Arendt, Truth and Politics (1968)
L essenza dell influenza è l obbedienza cieca. Boris Sidis, The Psychology of Suggestion (1898)
La strategia della propaganda, formulata in termini culturali, può facilmente venire descritta nel linguaggio dello stimolorisposta. In tal senso il propagandista si preoccupa di moltiplicare quegli stimoli che evocano le risposte desiderate e di annientare quelli che istigherebbero risposte indesiderate. In termini di suggestione sociale, il problema del propagandista è di moltiplicare tutte le suggestioni favorevoli agli atteggiamenti che egli desidera produrre e rafforzare, e di restringere le suggestioni che gli sono sfavorevoli. Harold D. Lasswell, The Theory of Political Propaganda (1927)
Una delle funzioni chiave della crociata è la presentazione di semplici alternative... Le questioni pubbliche devono venir definite con semplici alternative, in bianco e nero, al fine di organizzare l azione pubblica. Paul F. Lazarsfeld, come consulente del governo americano durante la WWII
Classico esempio di propaganda staliniana, anni Trenta
L analisi del processo decisionale nel corso di una campagna elettorale ha spinto di autori di The People s Choice a suggerire che il flusso delle comunicazioni di massa sia meno diretto di quanto si ritenesse. Le influenze che provengono dai mass media, hanno ipotizzato questi autori, raggiungono anzitutto degli opinion leaders che a loro volta passano quel che leggono e sentono alle persone presso cui, nella loro vita quotidiana, sono influenti. Elihu Katz, The Two-Step Flow of Communication (1957)
[continua] Questa ipotesi è stata chiamata il flusso di comunicazione a due gradini... Per la teoria sociale, oltre che per la progettazione di ricerche sulle comunicazioni, l ipotesi suggerisce che l immagine della moderna società urbana vada rivista. L audience come massa di individui sconnessi tra loro e agganciati ai media non può venire facilmente riconciliata con l esistenza di reti di individui interconnessi attraverso i quali le comunicazioni di massa vengono incanalate. Elihu Katz, The Two-Step Flow of Communication (1957)
La stampa non è in grado di fornire la quantità di conoscenza che la teoria democratica dell opinione pubblica richiede... Noi fraintendiamo la natura limitata delle notizie, la complessità della società; e sopravvalutiamo la nostra resistenza, il nostro spirito pubblico e la nostra competenza complessiva. Supponiamo un appetito di verità non interessanti che non è rilevato da nessuna onesta analisi dei nostri gusti. Inconsciamente questa teoria assume che il singolo lettore sia teoricamente incompetente, e addossa alla stampa l onere di fare tutto ciò che il governo rappresentativo, l organizzazione industriale e la diplomazia non sono riusciti a fare. Si chiede alla stampa che, agendo su ognuno per trenta minuti ogni ventiquatt ore, essa sappia creare una forza mistica chiamata opinione pubblica che compensi le manchevolezze delle istituzioni pubbliche. Walter Lippmann, L opinione pubblica (1922)
Il pubblico consiste di tutti coloro che sono toccati [affected] dalle conseguenze indirette di alcune azioni in misura tale che si ritiene necessario prendersi sistematicamente cura di quelle conseguenze. John Dewey, The Public and Its Problems (1927)
La ramificazione delle questioni che stanno di fronte al pubblico è così ampia e intricata, le questioni tecniche coinvolte così specialistiche, i dettagli così tanti e così mutevoli che il pubblico non riesce a identificarsi e ad aderire a se stesso per un tempo sufficiente. John Dewey, The Public and Its Problems (1927)
Agli esordi della ricerca sulle comunicazioni di massa il concetto di audience si riferiva all insieme di coloro che ricevevano una serie di messaggi (o di coloro ai quali questi mssaggi erano rivolti), posti al termine di un processo lineare di trasmissione dell informazione. Questa versione è stata gradualmente sostituita dall immagine dei fruitori dei media come più o meno attivi, resistenti alla propaganda e motivati piuttosto dai propri interessi, dipendenti da contesti culturali e sociali specifici. Denis McQuail, Audience Analysis (1997)
Un sondaggio d opinione per le elezioni generali del 2008 in Nuova Zelanda
I sondaggi di opinione si basano su tre postulati: primo, tutti possono avere un opinione; secondo, tutte le opinioni si equivalgono; terzo, esiste un accordo sulle domande che meritano di essere poste. Pierre Bourdieu, L opinione pubblica non esiste (1973) (semplificato)
La televisione nasconde mostrando, più svela più in realtà vela. Pierre Bourdieu, Sur la télévision (1996)
L apparizione di McLuhan in Annie Hall di Wood Allen (1977)
Dopo tremila anni di espansione in ogni settore e di crescente alienazione specializzata nelle innumerevoli estensioni tecnologiche del corpo umano e delle sue funzioni, il nostro mondo, con un drammatico rovesciamento di prospettive, si è ora improvvisamente contratto, L elettricità ha ridotto il globo a poco più che un villaggio e, riunendo con repentina implosione tutte le funzioni sociali e politiche, ha intensificato in misura straordinaria la consapevolezza della responsabilità umana. Marshall McLuhan, Understanding Media (1964)
... il contenuto di un medium è sempre un altro medium... il messaggio di un medium o di una tecnologia è nel mutamento di proporzioni, di ritmo o di schemi che introduce nei rapporti umani... è anche troppo tipico l equivoco in virtù del quale il contenuto di un medium ci impedisce di comprendere le caratteristiche del medium stesso. Marshall McLuhan, Understanding Media (1964)
Trasmettere ha un senso ben più ampio e più attivo di comunicare. La trasmissione infatti impegna il corpo, degli agenti e dei supporti materiali. Régis Debray, Les enjeux et les moyens de la transmission (1998)
I modi di fare costituiscono quelle mille pratiche attraverso le quali gli utilizzatori si riappropriano dello spazio organizzato dalle tecniche della produzione socioculturale. Esse pongono questioni analoghe e contrarie a quelle di cui trattava il libro di Foucault [Sorvegliare e punire]: analoghe in quanto si tratta di riconoscere le operazioni microscopiche che proliferano all interno delle strutture tecnocratiche e che ne cambiano [détournent] il funzionamento attraverso una moltitudine di tattiche articolate sui dettagli del quotidiano; contrarie in quanto non si tratta di mostrare la violenza dell ordine che si fa tecnologia disciplinare ma di reperire le forme surrettizie che prende la creatività dispersa, tattica e bricoleuse di gruppi e individui già presi nelle trame della sorveglianza. Queste procedure e scaltrezze dei consumatori formano al limite una rete di antidisciplina... Michel de Certeau, L invenzione del quotidiano 1, Arti del fare (1980)
Di solito, i politici, gli educatori, gli scienziati della comunicazione credono che controllare i mass media equivalga a controllare due momenti della catena della comunicazione: la fonte e il canale. In questo modo si crede di poter controllare il messaggio; ma in realtà in questo modo si controlla solo il messaggio come forma vuota... Per questa ragione, dovrà applicarsi in futuro alla strategia [della lotta politica] una soluzione di guerriglia. Vale a dire occupare, in ogni luogo del mondo, la prima sedia disponibile davanti a un apparato televisivo... La battaglia per la sopravvivenza dell uomo come essere responsabile nell Era della Comunicazione non si vince nel luogo da dove parte la comunicazione, ma in quello dove giunge. Umberto Eco, Per una guerriglia semiologica (1973)